Ventenne muore per choc anafilattico dopo aver mangiato un tiramisù vegano: quattro indagati

Ci sono quattro indagati nell'inchiesta della Procura di Milano relativa alla morte di una ragazza di vent'anni avvenuta per uno choc anafilattico e dopo aver mangiato un tiramisù in un ristorante vegano. Tutti e quattro sono accusati di omicidio colposo, frode nell'esercizio del commercio e vendita di sostanze alimentari non genuine.
Stando alle indagini, coordinate dal pubblico ministero Luca Gaglio, all'interno del dolce c'erano tracce di latte: la ventenne era allergica fin dalla nascita a quelle proteine. Il 26 gennaio era andato a mangiare in un ristorante insieme al fidanzato. Poco dopo aver mangiato il dolce, la giovane è svenuta.
È stata portata d'urgenza all'ospedale San Raffaele dove è stata ricoverata per un violento choc anafilattico. E poco dopo il ricovero è entrata in coma: le sue condizioni sono peggiorate di giorno in giorno.
La ragazza è morta dopo dieci giorni di coma
La ventenne è morta nella notte tra domenica 5 e lunedì 6 febbraio. Il pm ha disposto l'autopsia al fine di chiarire la causa del decesso. È però vero che dalle prime analisi svolte dai Nas dei carabinieri e dall'agenzia per la tutela della salute della città di Milano è emerso che all'interno del "Tiramisun", prodotto consumato dalla ragazza, sono state trovate tracce di latticini.

Il ministero della Salute ha infatti ritirato dal mercato il prodotto per "il rischio di presenza di allergeni": conterebbe infatti proteine del latte che non sono state indicate sull'etichetta. In questi giorni, gli inquirenti hanno svolto alcuni sopralluoghi all'interno dell'azienda produttrice del tiramisù.