Venditrice porta porta scambiata a Ballabio per truffatrice, multata per cinquemila euro: “Nessun avviso al Comune”

Una donna, una venditrice di una nota marca di aspirapolveri, è stata scambiata per una truffatrice a Ballabio, un comune in provincia di Lecco. È stata vista aggirarsi per le vie del paese con una valigetta e qualcuno ha pensato che volesse raggirare i poveri cittadini. Sono stati quindi allertati gli agenti della polizia locale che sono subito intervenuti sul posto. La lavoratrice, adesso, è stata sanzionata con una multa da 5.164 euro.
Probabilmente a causa delle frequenti truffe che sono avvenute in tutta Italia, qualche cittadino allarmato ha pensato bene di avvisare le forze dell'ordine della presenza della giovane rappresentata. Poco dopo mezzogiorno, infatti, qualcuno ha telefonato al centralino degli agenti e ha detto: "Una persona si è intrufolata nel mio giardino, me la sono trovata sull'uscio di casa", ha riportato il quotidiano Il Corriere della Sera. In poco tempo, sono arrivate diverse telefonate di cittadini preoccupati. In un paio di ore, è stato possibile trovare la quarantenne, che ha mostrato il tesserino, il campionario e i vari aspirapolveri. Nonostante questo, per lei è scattata la multa.
Sembrerebbe che il provvedimento sia stato preso perché non ci sarebbe stata una comunicazione all'autorità di pubblica sicurezza della attività che avrebbe dovuto svolgere: "L'attività è stata svolta senza preventiva comunicazione obbligatoria al Comune", ha detto il sindaco Bruno Bussola. "Non è un mero adempimento formale, ma un avviso fondamentale per la tranquillità di tutti cittadini". L'azienda, in cui lavora la donna, ha invece sostenuto che non esiste alcun tipo d'obbligo.
L'articolo di legge citato dall'amministrazione "prevede che l’impresa che intende avvalersi di incaricati alla vendita a domicilio, ne comunichi l’elenco all’autorità di pubblica sicurezza del luogo nel quale ha avviato l’attività" che, in questo caso, non è Ballabio. In ogni caso, è stata inviata la documentazione richiesta. Ma il primo cittadino ha precisato che la multa dovrà essere comunque pagata.