Vendevano online le carte Pokémon, ma non le spedivano: scoperta truffa da mezzo milione di euro
Una truffa architettata su una nota piattaforma di e-commerce che è costata un sequestro da 439mila euro: sarebbero stati creati diversi account dove venivano messe in vendita alcune carte da collezione Pokémon. Appena trovato l'acquirente, il venditore chiedeva in anticipo la somma pattuita. Una volta ricevuto il denaro, spariva nel nulla senza mai inviare la merce acquistata.
Attraverso le indagini dei militari del Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria di Milano, partite dalla denuncia di una delle vittime, è stato possibile risalire all'identità della persona che aveva orchestrato la truffa e a quella di alcuni suoi collaboratori. Le Fiamme Gialle hanno ricostruito numerose transizioni bancarie, contatti telefonici e online riuscendo così a dare un volto ai quattro presunti responsabili che sarebbero tutti residenti in Puglia e precisamente in provincia di Taranto.
Una persona indagata anche per riciclaggio
Non è stato diffuso il numero delle persone vittime di questa truffa online. Sempre attraverso le indagini dei militari, coordinati dalla Procura, è stato possibile scoprire che uno degli indagati avrebbe cercato inoltre di impedire, attraverso una serie di condotte illecite, l'identificazione della natura illecita delle somme percepite.
E per farlo si sarebbe fatto aiutare da altre persone fisiche e giuridiche. Per questo motivo, gli inquirenti hanno ipotizzato anche il reato di riciclaggio. Alla luce di tutto questo, il giudice per le indagini preliminari ha disposto il sequestro di 439 milioni di euro, una cifra che corrisponderebbe ai guadagni ottenuti attraverso la truffa.