Vendeva online prodotti inesistenti: sequestrati beni per 72 milioni a imprenditore dell’e-commerce

Con le sue società avrebbe venduto prodotti che non sarebbero esistiti a diversi clienti: la Guardia di finanza di Cremona ha sequestrato beni mobili e immobili per un valore di oltre 72 milioni di euro a un gruppo guidato dall'imprenditore Marco Melega accusato di frode ed evasione fiscale. Le operazioni delle Fiamme gialle hanno interessato diverse province italiane, ma anche il Belgio, la Bulgaria, la Germania e la Svizzera. I sequestri sono stati svolti con il coordinamento dell'agenzia dell'Unione Europea per la cooperazione giudiziaria penale.
I prodotti pubblicizzati in rete e in televisione
Le indagini sono iniziate dopo che le forze dell'ordine hanno ricevuto diverse segnalazioni per delle operazioni sospette riconducibili a delle aziende collegate direttamente e indirettamente a Melega. I clienti denunciavano di non ricevere i prodotti ordinati. Dagli approfondimenti degli inquirenti è emerso che il gruppo, con diversi prestanome, avrebbe commesso varie truffe in rete. I prodotti venivano pubblicizzati a prezzi più che concorrenziali su Internet, ma anche in televisione o attraverso pubblicità radio di rilievo nazionale.
Perpetrate oltre duemila truffe
I prodotti venivano pagati dai consumatori, ma non venivano mai consegnati. Dalle indagini sono state accertate oltre duemila truffe che avrebbero fruttato 2,4 milioni di euro a fronte di fatture emesse per operazioni pari a 6,5 milioni di euro. In totale erano 18 le società interessate e riconducibili all'uomo accusato di varie truffe. Le società si trovavano a Cremona, Milano, Brescia, Roma, Verona, Trieste, Torino, Bologna, Piacenza.