Variante Omicron, quattro casi in Lombardia: “Due si sono contagiati qui, non sono stati in Sudafrica”
Per il momento sono quattro i casi di variante Omicron in Lombardia: uno di loro è residente a Milano, uno a Magenta e due a Lodi. I primi due avrebbero sintomi leggeri e, stando alle prime informazioni ottenute, non sono rientrati dal Sudafrica. Questo dimostra che la variante è già diffusa in Lombardia. I tamponi dei quattro positivi sono stati sequenziati all'ospedale Sacco di Milano e all'ospedale San Matteo di Pavia.
Quando si procede al sequenziamento dei tamponi
L'agenzia di tutela della salute della città metropolitana di Milano, che si occupa anche del territorio di Lodi, sta provvedendo a tracciare i contatti stretti dei due pazienti. In Lombardia il sequenziamento viene fatto sui tamponi delle persone vaccinate, di quelle ricoverate in ospedale, di ritorno dall'estero o in caso di focolai. I laboratori poi alcune volte decidono di mappare i cambiamenti del virus e quindi, anche in questo caso, procedono con il sequenziamento.
Il dipendente Eni positivo alla variante Omicron
I quattro casi si aggiungono al dipendente Eni, primo contagiato da variante Omicron in Lombardia. L'uomo è stato sottoposto a un tampone molecolare dalla sua azienda a Milano e grazie a questo è stato possibile scoprire la sua positività. Il dipendente era appena rientrato dal Mozambico. Essendo vaccinato, i sintomi sono stati lievi. L'uomo non aveva avuto alcun contatto con i colleghi di Milano e per questo motivo per nessuno di loro è scattata la quarantena.
Il bollettino Covid della Lombardia
Intanto in Lombardia ieri sono stati segnalati 1.339 casi, ma su 48.415 tamponi. Ad aumentare sono soprattutto le vittime: ieri infatti si sono registrati 23 decessi. Aumentano i pazienti ricoverati nei reparti ordinari che sono arrivati a 1.135, ma restano stabili quelli in terapia intensiva che rimangono a 143.