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Variante Delta, in Lombardia da inizio giugno accertati 60 casi

Sono arrivati a 60 i casi di variante Delta del Coronavirus accertati in Lombardia da inizio giugno. Si tratta di un numero sottostimato – perché non tutti i tamponi positivi vengono sequenziati -, ma in aumento rispetto al precedente report, quando la variante Delta rappresentava il 3,2 per cento dei casi totali. Adesso, secondo stime, potrebbe essere arrivata al 20 per cento.
A cura di Francesco Loiacono
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Da inizio giugno sono 60 i casi di variante Delta del Covid-19 accertati in Lombardia. Lo riferisce l'ultimo report della Regione, stando a quanto riportato dal quotidiano "La Repubblica". Soltanto pochi giorni fa, lo scorso mercoledì 23 giugno, la vice presidente e assessora al Welfare Letizia Moratti aveva spiegato che il 3,2 per cento dei casi di Coronavirus in Lombardia erano rappresentati dalla variante Delta del virus, quella che prima veniva chiamata indiana e che è più contagiosa della variante "wild", ossia quella trovata per la prima volta a Wuhan. Adesso però i numeri sono in crescita: secondo l'epidemiologo della Statale Carlo La Vecchia la stima in Lombardia è compresa tra il 20 e il 25 per cento, mentre in tutta Italia secondo l'Istituto superiore di sanità la circolazione della variante Delta è attorno al 16,8 per cento dei casi totali.

Numeri ancora bassi, ma sottostimati: non tutti i tamponi positivi vengono sequenziati

I numeri sono ancora bassi, inferiori ad esempio anche al dato di maggio, quando erano stati 70 i casi di variante Delta accertati in Lombardia. Si tratta però di cifre sottostimate: nonostante le rassicurazioni della Regione non tutti i tamponi positivi vengono già sequenziati, ma gli esami per capire di quale variante si tratti riguardano al momento solo il 27 per cento circa dei tamponi. L'attenzione degli esperti è sempre rivolta verso le categorie più fragili, ossia gli over 60 che non sono ancora stati vaccinati o non hanno completato il ciclo di immunizzazione: "Una sola dose funziona ma non è così soddisfacente", dice La Vecchia alla Repubblica, diffondendo però un messaggio non allarmistico: "Con una diffusione arrivata a questo punto, se avesse dovuto provocare grossi danni l'avrebbe già fatto". Mentre il virologo Fabrizio Pregliasco, a proposito degli oltre 400mila over 60 lombardi che non hanno ancora ricevuto il vaccino, aveva dichiarato a Fanpage.it: "I diffidenti al vaccino rischiano di essere il bersaglio della nuova variante. Per questo dobbiamo convincerli uno a uno".

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