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Variante brasiliana a Varese, il primario: “Paziente non ha sintomi, ma attenzione a contagiosità”

L’uomo di 33 anni ricoverato a Varese dopo essere risultato positivo alla variante brasiliana del Coronavirus è in “condizioni ottime, non ha nessun disturbo e gli esami sono perfetti”. Lo spiega a Fanpage.it il primario di malattie infettive dell’ospedale di Circolo, Paolo Grossi. Ma la nuova variante sembra avere la capacità di diffondersi “molto più efficacemente del virus convenzionale” e per questo servono misure di sicurezza maggiori, anche nei reparti.
A cura di Simone Gorla
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"Il paziente sta benissimo, non ha nessun disturbo e nessuna problematica clinica. Il ricovero è motivato dalla necessità di isolarlo ed evitare che potesse contagiare altre persone. È una precauzione trattandosi del primo caso e perché questa variante sembra avere una capacità di diffondersi velocemente". Il primario di malattie infettive dell'ospedale di Varese, Paolo Grossi, intervistato da Fanpage.it racconta come il suo reparto si organizzato per accogliere il primo paziente individuato in Italia positivo alla variante brasiliana del Coronavirus.

Come è stato scoperto il contagio con questa nuova variante del virus?

Si tratta di un uomo brasiliano, di 33 anni, residente da tempo in Italia. Il contagio è stato riscontrato venerdì quando è rientrato dopo essere stato in visita alla famiglia in Brasile. Per poter riprendere il lavoro, l'azienda gli ha chiesto di sottoporsi al tampone. Lui l'ha fatto ed è risultato positivo. Il nostro laboratorio è tra quelli autorizzati da Regione Lombardia anche per individuare queste varianti. L'abbiamo trovata.

Cosa è successo dopo che il tampone è risultato positivo?

Sono stato contattato dal direttore sanitario dell'Ats Insubria che ci ha chiesto di isolare questo soggetto. È stato messo in una stanza singola, con particolare attenzione da parte del personale per evitare di trasmettere l'infezione ad altri pazienti. Sono pratiche consolidate nel nostro reparto, niente di nuovo.

Si teme che questa variante del Covid possa essere più aggressiva, è così?

Per il momento posso dire che le sue condizioni sono ottime, non ha nessun disturbo e gli esami sono perfetti. Non sembra che il virus "brasiliano" sia più aggressivo a livello di sintomi, almeno in questo singolo individuo.

E per quanto riguarda la contagiosità?

Per i dati che abbiamo, che sono ancora pochi, sembra avere una capacità di diffondersi molto più efficacemente del virus convenzionale. Diffondendosi più velocemente, impone misure di prevenzione della trasmissione anche in ambito ospedaliero maggiori rispetto a quanto avviene con altri pazienti con la stessa malattia.

Potrebbe avere contagiato altre persone?

Quando si è imbarcato a San Paolo era negativo, ha fatto il tampone molecolare in aeroporto. Ritengo probabile che si sia contagiato poco prima della partenza e nei primi giorni di infezione non aveva ancora la carica virale minima. La moglie che viaggiava con lui venerdì aveva il tampone debolmente positivo. È stato ripetuto ieri e attendiamo l'esito. La bambina era negativa venerdì, vedremo se svilupperà a sua volta l'infezione. Tutta la famiglia è isolata e monitorata.

Com'è oggi la situazione all'ospedale di Circolo di Varese, uno dei più colpiti durante la seconda ondata?

Il mio reparto viaggia, purtroppo, ancora continuamente saturo. Non faccio in tempo a liberare un posto che immediatamente lo rioccupo. Non avverto una sostanziale variazione, ma è anche fisiologico perché il mio è il reparto di malattie infettive. In altre aree dell'ospedale stiamo ripristinando le zone covid free per fare ripartire le attività dirette ad altre patologie.

Ats Insubria ha comunicato che il campione prelevato è stato inviato al dipartimento di malattie infettive dell’Istituto Superiore di Sanità, che provvederà al completamento dell’intera sequenza genomica per confermare la variante brasiliana. "I tempi di tale analisi sono, evidentemente, dettati dalla complessità dell’esame stesso", spiega l'azienda di tutela della salute.

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