Varese, riapre l’ospedale di Cuasso al Monte: aiuterà una delle province più colpite dal Coronavirus
Mercoledì 11 nomvebre apre un reparto dedicato ai pazienti Covid all'ospedale di Cuasso al Monte, in provincia di Varese. Quaranta posti letto per iniziare, destinati ad accogliere pazienti sub-acuti o che necessitano di degenza di comunità, analogamente a quanto avvenuto nella scorsa primavera
Quali pazienti verranno ospitati
La struttura sanitaria, convertita durante la prima ondata del virus e chiusa a luglio, servirà ad accogliere i pazienti asintomatici o con sintomi lievi che non possono fare l'isolamento a casa. Si tratta quindi di pazienti che, superata la fase più critica, necessitano ancora di un'assistenza a minore intensità, con un maggiore impegno infermieristico, oppure di pazienti ancora positivi al Sars Cov-2 che non hanno la possibilità di restare isolati al proprio domicilio o che non hanno nessuno che possa aiutarli durante l'isolamento. L’attivazione del nosocomio avverrà quindi già questa settimana, con una prima disponibilità di circa 40 posti letto su una capienza massima di circa 100. La provincia di Varese è, attualmente, tra quelle più colpite in Lombardia da questa seconda ondata pandemica. Gli ospedali sono al collasso e scarseggiano i posti letto. Il Nord-ovest della Lombardia è la nuova prima linea nella lotta contro il virus. In una delle zone più ricche d’Italia, la sanità pubblica rischia di essere travolta.
La riorganizzazione dell’azienda ospedaliera di Varese
L'apertura del reparto Covid all'Ospedale di Cuasso al Monte va a completare la riorganizzazione dell'intera Asst (Azienda socio sanitaria territoriale) Sette Laghi per far fronte all'emergenza: "Con Cuasso andiamo a completare l'assetto assistenziale della nostra Azienda per far fronte all'emergenza – spiega il direttore generale Gianni Bonelli -. Abbiamo convertito 40 posti letto di Terapia intensiva, che a breve saranno potenziati creando ulteriori postazioni in sala operatoria. Abbiamo convertito o attivato ex novo altri cinquecento posti letto per acuti, distribuiti tra gli Ospedali di Circolo, Del Ponte, Angera, Luino e Tradate. È uno sforzo organizzativo enorme quello in atto, una corsa continua per potenziare la nostra capacità ricettiva e offrire assistenza a tutti coloro che ne hanno bisogno nel tentativo di giungere quanto prima all'equilibrio tra nuovi ricoveri e dimissioni. In questo contesto, l'ospedale di Cuasso gioca un ruolo strategico, permettendo di alleggerire i reparti per acuti e potenziare ulteriormente la nostra capacità di far fronte ad un'emergenza senza precedenti".
Personale in arrivo da tutto il Paese
Questa mattina, il direttore generale Bonelli e il presidente della Commissione Sanità e politiche sociali di Regione Lombardia, Emanuele Monti, hanno effettuato un sopralluogo al nosocomio di Cuasso. “È una settimana che stiamo lavorando per trovare soluzioni per riattivare l’ospedale di Cuasso al Monte – spiega Monti –. Le principali criticità erano legate alla carenza di personale medico e infermieristico che ora, grazie anche a una cooperativa, abbiamo recuperato da territori anche lontani. Proprio per questo, è stato allestito uno spazio per permettere loro la residenzialità all’interno della struttura. Durante la fase primaverile della pandemia, questa struttura aveva garantito un importante supporto, specialmente a beneficio dei tanti pazienti provenienti dai territori di Bergamo e Brescia. Adesso servirà al territorio varesino”.
I costi: 900mila euro
L’attivazione dei posti letto nell’ospedale di Cuasso al Monte è costata, da marzo a oggi, circa 900mila euro: 700mila stanziati da Regione Lombardia per il rifacimento di gran parte delle componenti impiantistiche, i restanti invece sono stati frutto di donazioni da parte di aziende e privati per lo più spesi per rendere le stanze più accoglienti ai degenti e munirle di connessione wi-fi per permettere loro le videochiamate con i familiari.
Pronti a inviare alcuni pazienti in Fiera a Milano
I numeri importanti che si stanno registrando nel Varesotto hanno spinto la direzione dell’azienda ospedaliera locale a iniziare a programmare il trasferimento di alcuni pazienti nella struttura allestita in Fiera a Milano. “Si tratterà di pazienti che necessitano di terapia intensiva – conclude Monti – Ora c’è la necessità di non appesantire ulteriormente la Terapia Intensiva dell’ospedale di circolo di Varese per garantire, ove necessario, l’eventuale ricovero anche di pazienti non Covid positivi ma con altre problematiche. Ieri i posti letto liberi in fiera a Milano erano poco più di 100. Nei giorni scorsi, una delegazione di infermieri e anestesisti intensivisti dell’azienda ospedaliera di Varese ha preso servizio proprio nella struttura milanese”.