Varese, in sette accusati di fornire certificazioni di falsa invalidità: tra i clienti anche medici
La Procura della Repubblica di Varese ha iscritto al registro degli indagati sette persone accusate a vario titolo di associazione per delinquere, corruzione e truffa ai danni dello Stato finalizzata all'assicurazione di benefici economici, fiscali e previdenziali tramite falso riconoscimento di invalidità civile o handicap.
Falsi invalidi in Lombardia: come ottenevano la certificazione
Sarebbero 39 infatti le persone che avrebbero beneficiato di tali vantaggi dietro pagamento di una tangente che in alcuni casi toccava gli ottomila euro. Tra loro, anche due medici dell'Asl di Varese. Secondo quanto riportato dall'Ansa, le indagini hanno accertato che i sette denunciati hanno agito autonomamente istituendo, almeno sulla carta, false commissioni Inps di valutazione, tenendo all'oscuro di tutto i propri colleghi. Una volta riportati gli esiti delle presunte malattie o di menomazioni permanenti, avviavano la procedura per la falsa invalidità. L'organizzazione, secondo gli inquirenti, era attiva in tutta la Lombardia e in altre regioni italiane.
Truffa all'Inps da parte di alcune sigle sindacali
Lo scorso dicembre venne diramata la notizia secondo cui sarebbe stata operata una presunta truffa ai danni dell'Inps da parte di alcune associazioni sindacali della Cisl della Lombardia. Il modus operandi si articolava con l'utilizzo indebito della cosiddetta aspettativa sindacale non retribuita. L'inchiesta della Procura di Milano aveva portato al sequestro di 600.000 euro ad alcune sigle sindacali. La guardia di finanza, che ha condotto le indagini, avrebbe appurato che diversi sindacalisti sarebbero stati assunti "da società compiacenti" senza averci mai lavorato.