Vandalizzano un leggio delle pietre d’inciampo di Brugherio: denunciati 7 ragazzini
![Il leggio danneggiato a Brugherio (foto da Anpi Brugherio - Facebook)](https://staticfanpage.akamaized.net/wp-content/uploads/sites/29/2025/02/anpi-brugherio-pietra-inciampo-1739288693507-1200x675.jpg)
Sette minorenni, tutti residenti nella provincia di Monza e della Brianza, sono stati denunciati dai carabinieri per il reato di danneggiamenti. Secondo i militari, sarebbero stati loro lo scorso 31 gennaio a vandalizzare uno dei cinque leggii inaugurati solo pochi giorni prima all'interno del parco ‘Miglio' di via Galvani nei pressi delle pietre d'inciampo. I ragazzi, tutti di età compresa tra i 15 e i 16 anni, avrebbero agito senza particolari connotazioni politiche o ideologiche.
Lo scorso 25 gennaio nel parco di via Galvani a Brugherio, dove erano state poste le pietre d'inciampo della città, erano stati inaugurati cinque leggii in memoria dei deportati della Seconda Guerra Mondiale. Pochi giorni più tardi, il 31 gennaio, un leggio era stato danneggiato da ignoti. Come è stato possibile accertare attraverso le immagini registrate dall'impianto di videosorveglianza, a compiere l'atto vandalico sarebbe stato un gruppo composto da sette ragazzini.
I carabinieri sarebbero riusciti a identificarli: tutti d'età compresa tra 15 e 16 anni, due di loro risultano residente ad Agrate Brianza e gli altri proprio a Brugherio. I militari li hanno denunciati il 6 febbraio, in stato di libertà, alla Procura presso il Tribunale dei Minorenni di Milano. L'ipotesi di reato è di danneggiamento. Secondo gli investigatori, infatti, si sarebbe trattato di un semplice atto vandalico, senza alcuna connotazione politica o ideologica.
"L'Anpi di Brugherio condanna fermamente queste iniziative e invita i cittadini a vigilare e a impegnarsi per la difesa e l'estensione dei valori della Resistenza", aveva commentato l'Associazione nazionale partigiani italiani della città monzese, "i cittadini sanno bene che è dalla Resistenza che è nata la nostra democrazia, la nostra Costituzione, la nostra Repubblica".