Valentina Di Mauro uccisa dal compagno geloso: “Lui era ossessionato dai messaggi sul telefono”
Continuava a leggere e cercare messaggi sul telefono della compagna Valentina Di Mauro. Era convinto di un tradimento e "ossessionato" dalla gelosia Marco Campanaro. Ora si trova in carcere con l'accusa di aver ucciso lo scorso lunedì verso le 5 di mattina la compagna al termine di una lite. I vicini hanno sentito le urla e hanno provato a suonare alla porta della coppia che però non hanno mai aperto. Intanto all'interno Valentina supplicava l'uomo: "Amore smettila, mi stai facendo male". Poi il silenzio. Sul corpo della donna è stata disposta l'autopsia e solo dopo si potrà procedere con i funerali.
Disposta l'autopsia sul corpo della donna
Spetterà all'autopsia spiegare le cause del decesso: ancora poco chiare sono quante sono state le coltellate e quale quella giudicata fatale. Al momento dell'arrivo dei soccorsi Valentina è stata trovata a terra in bagno in un pozza di sangue. Ad aprire la porta ai carabinieri è stato proprio l'uomo: era sporco di sangue e subito dopo aver visto i militari si è chiuso nel silenzio. Mentre era in casa con i carabinieri avrebbe farfugliato qualcosa inerente alla gelosia. Da qui il movente dell'omicidio: sarà però l'arrestato nei prossimi giorni a spiegare cosa sia successo in casa e spiegare il motivo della litigata.
Ossessionato dalla gelosia
Come riporta La Provincia di Como, certo è che l'uomo era "ossessionato dalla gelosia". Per questo ogni giorno controllava i messaggi sul telefono della compagna. In passato però non risultano denunce da parte della donna: l'uomo infatti era incensurato. Ora si trova in carcere con l'accusa di omicidio volontario. Ora in tanti a Cadorago, paese dove la donna viveva con il compagno, piangono Valentina. La donna proprio in uno dei suoi ultimi post su Facebook aveva scritto: "Chi non vuole ascoltarti non lo fa nemmeno se urli, e chi vuole capirti ti capisce anche se non parli". Ora questa frase fa ancora più riflettere.