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Vaiolo delle scimmie, pronte 2mila dosi in Lombardia: entro oggi tempi e modalità di somministrazione

Già arrivate duemila dosi di vaccino per prevenire il vaiolo delle scimmie in Lombardia. Oggi la Regione comunicherà quando inizierà la campagna vaccinale e come prenotarsi.
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Dopo il drammatico primato con il Covid-19, ora la Lombardia risulta anche la regione con più casi del cosiddetto "vaiolo delle scimmie". Gli ultimi dati, risalenti al 7 agosto 2020, evidenziano 269 persone infette, di cui 266 uomini e 198 donne, e concentrate prevalentemente nella città di Milano. Per questo è già pronta a partire la campagna vaccinale per prevenire un ulteriore diffusione del virus.

Pronte 2mila dosi di vaccino contro il vaiolo delle scimmie in Lombardia

Per ora non sarà una campagna vaccinale di massa, ma l‘Ats già dispone di duemila dosi di vaccino per prevenire il monkeypox, comunemente chiamato "vaiolo delle scimmie". E per la seconda metà di agosto è previsto l'arrivo di ulteriori dosi.

Nella giornata di oggi, lunedì 8 agosto, sarà decisa e comunicata la data di inizio e i luoghi per le somministrazioni e la modalità di prenotazione. Secondo quando hanno lasciato trapelare dalla Regione, avrà la priorità il personale sanitario.

Successivamente saranno privilegiati soprattutto le persone gay, transgender, bisessuali e persone di sesso maschile che hanno rapporti sessuali con altri uomini o che hanno preso parte a eventi sessuali di gruppo o che hanno avuto un’infezione sessualmente trasmessa nell’ultimo anno.

Si esclude, almeno per il momento, l'organizzazione di grandi hub vaccinali come si è fatto per il Covid-19, ma saranno sufficienti gli ambulatori già previsti per le classiche vaccinazioni. Così come è possibile che non sarà creata alcune piattaforma digitale ad hoc per le prenotazioni, ma lo si potrà fare tramite mail.

Quando fare la seconda dose di vaccino

L'azienda che produce il vaccino attualmente distribuito prescrive una seconda dose ad almeno 28 giorni dalla prima. Anche in questo caso, quindi, funziona come per il Covid, che sarà necessario il richiamo.

Tuttavia se l'epidemia dovesse restare al livello di diffusione attuale basterebbero soltanto due dosi per escludere il diffondersi della malattia.

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