Vaiolo delle scimmie: il virus è stato isolato all’ospedale Sacco di Milano
È stato isolato in Lombardia il monkeypoxvirus, il virus responsabile del "vaiolo delle scimmie", l'epidemia che attualmente è presente in Europa. Il virus è stato isolato nel laboratorio di Microbiologia clinica, virologia e diagnostica delle Bioemergenze dell'ospedale Sacco di Milano. Sul caso si è espressa anche la vicepresidente di Regione Lombardia, Letizia Moratti che ha affermato come questa attività sia una ulteriore testimonianza del valore "della ricerca scientifica dei laboratori lombardi".
Le parole della vicepresidente Moratti
La vicepresidente ha poi sottolineato l'importanza di questa ricerca scientifica. Ha infatti detto che grazie ai risultati "sarà possibile saggiare l'attività di farmaci antivirali e testare la risposta anticorpale dei pazienti che hanno contratto l'infezione e della quota di popolazione vaccinata contro il virus del vaiolo". Nel pomeriggio di oggi, 27 maggio, il presidente di Regione Attilio Fontana aveva poi assicurato di aver contattato medici e infettivologi, che avevano assicurato come la situazione in Lombardia "fosse sotto controllo". Poche ore fa, il direttore del reparto Malattie infettive dell'ospedale Niguarda di Milano, il dottor Massimo Puoti ha spiegato a Fanpage.it che: "Il monkeypox non sembra essere pericoloso. Nella maggior parte dei casi ha conseguenze lievi, quasi sempre non è necessario il ricovero. Certo, se colpisce un individuo fragile, magari con un quadro clinico complicato in partenza, bisogna stare attenti".
Quanti casi ci sono in Lombardia
Attualmente in Lombardia ci sono cinque casi di persone positive al vaiolo delle scimmie: due si sono rivolti all'ospedale Niguarda di Milano (rilevati dall'ospedale San Matteo di Pavia), uno al San Raffaele e un altro ancora all'ospedale di Verona. Il primo caso invece è stato rilevato sempre dall'ospedale Sacco. Sia i casi di ieri che quelli dell'altro ieri si trovano in isolamento domiciliare: tutte e cinque le persone sono in condizioni stabili e non preoccupanti. In tutti i casi si tratta di pazienti arrivati dall'estero, per il momento non ci sono infatti catene di trasmissioni locali. Nonostante questo, per ognuno di loro è stato attivato il contact tracing: sono stati quindi individuati i contatti stretti e messi in isolamento proprio per evitare che il virus si diffonda ulteriormente.
I sintomi del vaiolo delle scimmie
Il periodo di incubazione del virus è compreso tra i sei e i tredici giorni, ma può arrivare anche a 21. In base alle notizie pervenute fino a questo momento, i sintomi tendono a risolversi spontaneamente entro due o tre settimane. Un paziente potrebbe aver contratto l'infezione se presenta febbre superiore ai 38,3 gradi, mal di testa, linfonodi ingrossati, mal di schiena, mialgia, eruzione cutanea distintiva. Una volta confermati i sintomi, si procede con un tampone e il prelievo di un campione di liquido dalle pustole: campioni che, nel caso della Lombardia, vengono analizzati all'ospedale Sacco di Milano e al San Matteo di Pavia. Se il paziente risulta positivo, viene poi ricoverato ma solo se strettamente necessario.