Vaccino nelle aziende: la Lombardia approva delibere e protocollo, si attende l’ok del commissario
C'è l'approvazione del protocollo d'intesa tra Regione e associazioni di categoria da parte della giunta lombarda che ha dato l'ok definito alla somministrazione dei vaccini direttamente nelle aziende lombarde. Ora non resta che il via libera del commissario governativo. Intanto dalla vicepresidente di Regione Lombardia Letizia Moratti arrivano i primi dettaglio: "Le dosi verranno somministrate da un medico competente o struttura sanitaria privata in convenzione con l'associazione categoria o impresa". Mentre per la struttura "si potranno utilizzare – come spiega anche lo stesso assessore allo sviluppo economico Guido Guidesi – spazi aziendali idonei e interaziendali o linee dedicate negli hub regionali".
Il protocollo d'intesa era stato presentato nei mesi scorsi quando Regione Lombardia aveva annunciato l'interesse di estendere la campagna vaccinale nei posti di lavoro in accordo con Confindustria, Assolombarda e l’Associazione nazionale medici di azienda: fino ad ora già 24 associazioni di categoria hanno aderito. Oggi lunedì 24 maggio l'ipotesi è diventata certezza con l'approvazione in giunta, mentre sulla data di partenza bisogna attendere anche la conferma di Roma. Resta il fatto che "con l’approvazione della delibera e del protocollo attuativo – precisa Letizia Moratti – confermiamo e diamo ulteriore concretezza agli obiettivi che ci eravamo dati: ovvero garantire sempre più sicurezza sui posti di lavoro, grazie alla collaborazione sinergica con il mondo delle imprese".
Dove e chi potrà ricevere il vaccino anti Covid
Potranno essere vaccinati sul luogo di lavoro sia i titolari che i lavoratori dell'azienda: la dose potrà essere somministrata a prescindere dal luogo di residenza o domicilio e sia che lavorino in azienda o che lavorino in altre aziende legate in qualche modo a quella che si è messa a disposizione per il vaccino. A somministrare loro la dose sarà un medico competente o di una struttura sanitaria privata in uno spazio idoneo della struttura o nella struttura convenzionata. Certo che bisognerà seguire delle linee guida: "L’azienda che intende attivare la campagna di vaccinazione – aggiunge l’assessore allo Sviluppo economico Guidesi – deve disporre di una struttura organizzativa e logistica adeguata alla somministrazione e alla conservazione del vaccino. Le imprese che non dispongono di una struttura organizzativa e logistica adeguate possono avvalersi di altre, presso i siti interaziendali utilizzabili della propria associazione di categoria, qualora questa lo preveda, o anche di strutture sanitarie private".
Per la Moratti si tratta di un'opportunità che permette di coinvolgere anche le aziende nella campagna vaccinale garantendo così anche la continuità delle attività imprenditoriali e la sicurezza dei luoghi di lavoro. E poi conclude: "Penso anche a una sorta di rimodulazione della campagna per questo settore, proprio nel nome dell’efficienza: con vaccinazioni non solo nelle aziende, ma per le aziende, con linee dedicate ai lavoratori nei grandi hub massivi".