Vaccino Covid, in Lombardia ci sono 1,6 milioni di quarte dosi ferme in frigorifero
La situazione legata al contagio da Covid-19 in Italia e in Lombardia si fa sempre più seria. La nuova ondata che sta colpendo il Belpaese nel pieno della stagione estiva, ha messo in allarme il Ministero della Salute e le Regioni che ora invocano la somministrazione della quarta dose anche per alcune categorie non ancora comprese tra quelle che ne hanno diritto. Nella fattispecie, al momento, la quarta dose del vaccino anti Covid è inoculabile agli over 80, ai fragili e agli ospiti delle Rsa. La richiesta, ora, è di aprire alla somministrazione della quarta dose agli over 60 in generale.
In Lombardia 1,6 milioni di quarte dosi ferme in frigorifero
Nonostante i vari appelli da parte delle istituzioni, sono stati tantissimi i cittadini aventi diritto a farsi inoculare la quarta dose contro il Covid. Ad esempio, nell'unico centro vaccinale rimasto aperto a Milano nelle ultime settimane sono entrate meno di cento persone. In generale, meno del venti per cento degli aventi diritto si sarebbero presentati per riceverla. Ciò ha "provocato" un'abbondanza di quarte dosi ferme nei frigoriferi in attesa di essere somministrate, per un totale di 1,6 milioni di fiale. Il problema si acuisce nel momento in cui si guardano i dati relativi alle terze dosi tra i 60 e i 79enni. In questo caso, diversi di loro hanno ricevuto il secondo richiamo del vaccino da oltre sei mesi, motivo per cui ora sono più esposti al contagio e allo sviluppo della malattia. In merito a questa categoria, il dottor Remuzzi dell'Istituto Mario Negri, ha detto che occorre "subito la quarta dose per gli ultraottantenni e fragili senza aspettare settembre" perché "questo è un virus contagiosissimo, presto o tardi rischiamo di contagiarci tutti, però non è una buona idea. Dobbiamo fare di tutto per proteggere gli anziani".