Vaccini nelle farmacie in Lombardia non prima dell’autunno: il via con il richiamo della terza dose
I vaccini nelle farmacie se ne riparlerà in autunno quando inizieranno le vaccinazioni per la terza dose. Lo ha precisato a Fanpage.it l'assessorato al Welfare di Regione Lombardia spiegando che ora si completerà il ciclo delle seconde dosi negli hub. Una volta chiusi questi, ovvero in vista del richiamo della terza dose, si passerà a somministrare le dosi anche nelle farmacie rendendo più veloce la campagna vaccinale. A spingere Palazzo Lombardia a prendere questa decisione ci sarebbe anche il fatto che mancano dosi sufficienti da distribuire anche nelle farmacie lombarde: quelle disponibili riescono a coprire ora solo gli appuntamenti fissati nei centri vaccinali.
Eppure tutto era pronto per il via libera: il protocollo d'intesa a livello nazionale era stato firmato il 29 marzo. Il testo stabilisce che i farmacisti seguiranno un corso gestito dall'Istituto superiore di Sanità per renderli a tutti gli effetti dei vaccinatori. E ancora, a loro sarà riconosciuta una remunerazione per ogni singola dose, sottoposti a regole sugli spazi in cui eseguire i vaccini, linee guida sull'elaborazione del modulo di consenso e sui dispositivi medici. In alcune regioni infatti le vaccinazioni nelle farmacie sono già state avviate. In Lombardia il testo è già stato condiviso tra Regione e Federfarma guidata da Annarosa Racca ma sarà operativo non prima dell'autunno.
La terza dose somministrata nelle farmacie e nelle aziende
Intanto arrivano i primi particolari sulla campagna d'autunno sulla terza dose. I primi a sottoporsi al vaccino sono ancora una volta i medici: il richiamo infatti sarà possibile solo una volta trascorsi nove mesi dalla seconda dose. La somministrazione delle dosi avverrà quindi fuori degli hub. Regione Lombardia potrà contare sulle farmacie e sulle aziende: settimana scorsa sono iniziate le somministrazioni nelle sedi di Unipol, Pirelli, Mediaset e Amazon. L'ok per le aziende era arrivato il 24 maggio quando la giunta lombarda aveva approvando il protocollo d'intesa tra Regione e le associazioni di categoria. Per ora però si tratta di "un progetto pilota, ancora in via sperimentale e che dunque si è partiti solo con alcune delle principali aziende del territorio". Poi si punterà a estenderlo anche in tante altre in autunno.