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Vaccini in ritardo, la difesa di Fontana: “Ci teniamo dosi di scorta per i richiami”

“Il vaccino Pfizer necessita di un richiamo dopo 21 giorni, una seconda dose. Essendoci concrete possibilità di ritardi nelle forniture, mantenere una percentuale di dosi di sicurezza è fondamentale per essere certi di arrivare alla fase dei richiami con le dosi necessarie”. Così su Facebook il governatore della Lombardia Attilio Fontana in merito alla contestata percentuale di somministrazione delle dosi consegnate alla Regione in questa prima fase della campagna vaccinale.
A cura di Filippo M. Capra
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Con 184.919 vaccini, in Lombardia è stato somministrato il 78,8 per cento delle dosi consegnate. Diversamente da come inizialmente stabilito, però, tali dosi dovranno servire anche per parte del secondo giro di iniezioni, così da dare immunità quasi totale all'organismo dei candidati contro il Covid-19. Tale situazione è dovuta al ritardo nelle consegne da parte di Pfizer, azienda farmaceutica fornitrice dei vaccini, che alla Lombardia costerà una mancanza di 25.740 dosi solo questa settimana.

Fontana: Vaccini in ritardo, ci teniamo dosi di scorta per il richiamo

Il presidente della Regione Attilio Fontana, dopo le numerose polemiche relative al ritardo del via alla campagna vaccinale e alla presunta scarsa efficienza del sistema sanitario nel somministrare le dosi, ha preso posizione su Facebook riassumendo la strategia adottata dalla Lombardia che, allo stato dei fatti, è vincente. "Andiamo avanti nella campagna entro i numeri disponibili, con picchi di oltre 20 mila vaccini al giorno in questa prima fase – ha scritto Fontana -, ma voglio fare un chiarimento sulla percentuale che sovente viene usata per attaccare la Lombardia con la solita disinformazione". Il governatore lombardo ha quindi ricordato che "il vaccino Pfizer necessita di un richiamo dopo 21 giorni, una seconda dose. Essendoci concrete possibilità di ritardi nelle forniture, mantenere una percentuale di dosi di sicurezza è fondamentale per essere certi di arrivare alla fase dei richiami con le dosi necessarie". Altrimenti, una mancanza di richiamo alla prima somministrazione, significherebbe "vanificare anche la prima vaccinazione".

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