Vaccini: in Lombardia sono 538 gli operatori sanitari no vax sospesi
Sono 538 i medici e operatori sanitari delle strutture pubbliche sospesi in Lombardia perché non vaccinati contro il Covid-19. Lo ha comunicato la direzione welfare regionale. Si tratta di 3 in meno della settimana scorsa, mentre si registra un aumento degli accertamenti trasmessi da ospedali e aziende sanitarie alle Ats: sono stati 1.462, 96 in più rispetto alla settimana scorsa. Sono invece 532 i riammessi dopo la somministrazione del vaccino, ovvero nove in più della scorsa settimana.
La categoria con più sospesi è quella degli infermieri
Sono poi 13 quelli che hanno cambiato mansione, che è una delle conseguenze al rifiuto di sottoporsi alla vaccinazione, obbligatoria per i sanitari. Il numero potrebbe comunque aumentare ancora visto che ci sono 120 procedure in itinere, ancora quindi da accertare completamente. La categoria con il maggior numero di sospesi è quella degli infermieri (294), seguita dagli operatori sanitari (110) e dal personale tecnico sanitario (50). Figurano anche 27 persone della dirigenza medica/odontoiatrica, e sette della dirigenza sanitaria. Sono stati poi 212 quelli esonerati dalla vaccinazione, tra cui 116 infermieri e 36 della dirigenza medica. Con l'entrata in vigore del decreto legge sul Green pass rafforzato che "trasferisce le competenze relative all'accertamento dell'obbligo vaccinale dalle Ats agli Ordini professionali e datori di lavoro, la rilevazione non è più possibile nei confronti delle Ats" fanno sapere dalla Regione, che fornirà quindi solo i dati sulle sospensioni che vengono comunicate dagli ordini professionali di riferimento.