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Covid 19

Vaccini in Lombardia, il programma per le terze dosi: cominciano gli immunodepressi

Al momento le decisioni in merito alla campagna vaccinale anti-Covid per la terza dose sono in mano al governo che stabilirà la data di avvio e chi avrà la priorità. L’Aifa ha indicato come categoria prioritaria le persone immunodepresse. Regione Lombardia però sta portando avanti colloqui con Ats e Asst per capire quali potrebbero essere i piccoli centri, oltre ai grandi hub per ogni provincia, che si occuperanno di quest’ulteriore somministrazione.
A cura di Simona Buscaglia
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Per l'avvio della campagna vaccinale anti-Covid con la terza dose la palla è in mano al generale Francesco Paolo Figliuolo, commissario per l'emergenza Covid, e al Ministero della Salute che dovranno stabilire la data di avvio e la definizione delle categorie di persone che potranno accedere con priorità. Sull'estensione della terza dose anche alla popolazione non fragile al momento la decisione di Aifa (Agenzia italiana del farmaco) prevede priorità ai pazienti immunodepressi. In Lombardia ci sono, ad esempio, 116mila operatori sanitari che hanno ricevuto il vaccino tra il 27 dicembre e i primi di gennaio, a cui nel giro di pochi mesi scadrà il green pass.

Un grosso hub per ogni provincia e poi piccoli centri

Anche se quindi le decisioni finali spettano al governo centrale, Regione Lombardia si sta preparando. Dall'assessorato al welfare fanno sapere che i vulnerabili in Lombardia sono circa mezzo milione, e bisognerà però capire quali tra questi avrà la priorità, anche perché la categoria comprende patologie molto diverse. Intanto per l'Aifa, la terza dose è prevista per i pazienti immunodepressi, come i pazienti oncologici o chi ha subito un trapianto, ed eventualmente come booster "al fine di mantenere una efficace risposta immune al vaccino dopo il completamento del ciclo vaccinale" per "i grandi anziani (persone con età maggiore di 80 anni) e nei soggetti ricoverati nelle Rsa. Tale opzione può essere resa disponibile anche agli operatori sanitari, a seconda del livello di esposizione all’infezione, del rischio individuale di sviluppare forme gravi di Covid-19 e in accordo alla strategia generale della campagna vaccinale" si legge nel testo.

Regione Lombardia però sta proseguendo i colloqui con le Ats (Agenzia di tutela della salute) e le Asst (Aziende Socio Sanitarie Territoriali) per individuare quelli che potrebbero essere i centri dove somministrare la terza dose. Probabilmente coincideranno con quelli utilizzati per la campagna antinfluenzale. Ovviamente, rispetto a qualche anno fa, saranno luoghi che dovranno avere spazi adeguati a poter mantenere un alto livello di sicurezza per evitare ogni possibilità di contagio.

In linea generale comunque, in Lombardia sarà mantenuto un grosso centro per ogni provincia e il resto della campagna per la terza dose si concentrerà in centri più piccoli, ma quanti sono e dove saranno ubicati saranno scelte certe solo nelle prossime settimane. Dalla Regione fanno sapere che saranno strutture che avranno lo scopo di facilitare le persone che dovranno sottoporsi a un'ulteriore somministrazione, sarà quindi un percorso distribuito sul territorio. Ci sarà il coinvolgimento delle farmacie e dei medici di famiglia, così come fatto nella prima fase. Alcuni dei pazienti fragili in carico agli ospedali, come ad esempio gli oncologici, molto probabilmente potranno ricevere la terza dose all'interno della struttura ospedaliera che li segue.

Ci sarà una campagna di pre-adesione sul portale ufficiale

Per il momento quello che si sa è che ci sarà un sistema di pre-adesione sul portale ufficiale di Regione Lombardia, che presenterà una nuova voce. Ovviamente non riguarderà inizialmente tutta la platea di fragili residenti in regione perché alcuni di questi non si sono vaccinati nemmeno con una dose e alcuni invece sono in attesa della seconda dose.

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