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Vaccini, Fontana accusa il ministro Speranza: “Ha bloccato la valutazione sul piano Bertolaso”

Nuovo scontro tra Regione Lombardia e governo: “Trovo incredibile che il ministero della Salute abbia deciso di bloccare la valutazione, prevista per oggi da parte del Cts, del piano vaccinale di massa della Lombardia”, ha detto in una nota il presidente Attilio Fontana. Si tratta del “piano Bertolaso”, i cui contenuti non sono ancora stati presentati ai cittadini ma che il leader della Lega Matteo Salvini ieri aveva definito “il più avanzato dal punto di vista della messa in sicurezza della popolazione, delle vaccinazioni”. La replica del ministero: “Piano ha valenza nazionale, ci sarà esame rapido e costruttivo purché in linea con le indicazioni”.
A cura di Francesco Loiacono
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Dopo il botta e risposta tra Letizia Moratti e Domenico Arcuri sul personale per effettuare le vaccinazioni anti Covid, un nuovo fronte dello scontro politico tra governo (anche se provvisorio in attesa di Draghi) e Regione Lombardia è stato aperto dal presidente leghista Attilio Fontana: "Trovo incredibile che il ministero della Salute abbia deciso di bloccare la valutazione, prevista per oggi da parte del Cts (Comitato tecnico scientifico, ndr), del piano vaccinale di massa della Lombardia". Così in una nota ha affermato il governatore, aggiungendo che "il piano era stato inviato ieri, da me e dalla vice presidente Moratti, come contributo lombardo e best practice da proporre anche a livello nazionale. Il piano vaccinale – ha aggiunto Fontana – coordinato da Guido Bertolaso, si propone infatti di vaccinare 10 milioni di italiani residenti in Lombardia, un sesto della popolazione nazionale".

Il piano Bertolaso non è ancora stato presentato ai cittadini

Di questo piano, va detto, al momento non sono noti i dettagli: negli scorsi giorni la vice presidente e assessora al Welfare Letizia Moratti aveva condiviso delle slide con le indicazioni di massima delle categorie da vaccinare, indicazioni sui tempi delle somministrazioni e dei luoghi in cui far partire la vaccinazione di massa. Nel frattempo, però, in Lombardia è arrivato come consulente l'ex capo della Protezione civile Guido Bertolaso, che ha esordito promettendo di vaccinare tutti i lombardi entro giugno. Lo scorso weekend nei padiglioni della Fiera Milano al Portello si è conclusa la sperimentazione di una vaccinazione massiva a 2500 operatori di Areu (l'emergenza urgenza), i cui risultati, stando a quanto confermato dalla Regione a Fanpage.it, sono confluiti nel "piano Bertolaso". Un progetto non ancora presentato ai cittadini né alla stampa, ma che ieri è stato definito "un modello" dal leader della Lega Matteo Salvini: "C'è un modello lombardo che è il più avanzato dal punto di vista della messa in sicurezza della popolazione, delle vaccinazioni. Proporremo al professor Draghi il modello Bertolaso".

Il ministero: Esame rapido e costruttivo, purché in linea con piano nazionale

Oggi però lo stop del ministero: "Riteniamo che il piano vaccinale sia una priorità per tutto il Paese e che non debba sottostare a logiche di parte", ha chiosato Fontana, che ha poi aggiunto su Facebook: "Noi andiamo avanti spediti. Obiettivo giugno", confermando così l'obiettivo fissato da Bertolaso. A stretto giro è arrivata una replica indiretta del ministero, secondo cui la valutazione del Cts non era opportuna perché il ministro Roberto Speranza sta presentando proprio oggi il piano vaccini alle Regioni. In una lettera inviata dal capo di gabinetto del ministero al Cts, i cui contenuti sono stati diffusi dall'agenzia Dire, è scritto che il piano vaccini "ha valenza nazionale" e dunque "ogni atto delle singole Regioni diretto a intervenire sulla materia può essere valutato dal ministro della Salute in ragione della necessità di azioni coordinate ed omogenee su tutto il territorio nazionale". Nella lettera si evidenzia comunque che da parte del ministero ci sarà un esame "rapido e costruttivo" del piano, "purché in linea con le indicazioni del piano nazionale".

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