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Vaccini antinfluenzali: la Lombardia sotto la media nazionale nella copertura degli anziani

La Lombardia è sotto la media nazionale per la copertura vaccinale tra gli anziani: a sostenerlo è il sindacato della Spi Cgil che, analizzando i dati degli ultimi venti anni, ha messo in evidenza diverse criticità. Ancora una volta chi governa – sostiene Federica Trapletti di Spi Cgil Lombardia – arriva impreparato a un appuntamento di cui tutti avevano sottolineato l’importanza.
A cura di Ilaria Quattrone
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La Lombardia è sotto la media nazionale nella copertura vaccinale della popolazione anziana. Nel periodo 2019/2020 questa si è attestata infatti al 49,9 per cento. L'analisi dei dati regionali – a partire dalla stagione 1999/2000 – mostrano come la Regione risulta essere spesso al di sotto della media. I dati sono stati presentati durante un convegno organizzato da Spi Cgil Lombardia, Fnp Cisl pensionati Lombardia e Uil Pensionati Lombardia in collaborazione con Happy Ageing e Alleanza per l'Invecchiamento Attivo.

Sindacati: Ancora una volta chi governa arriva impreparato

"Preoccupano fortemente questi trend storici in una situazione come quella attuale": affermano i sindacati che spiegano anche come il ministero della Salute abbia posto come obiettivo da raggiungere il 75 per cento di copertura tra gli over 60. Come già fatto da alcuni esponenti del Partito democratico lombardo, anche le organizzazioni puntano i riflettori sui ritardi registrati da Regione Lombardia in tema di vaccini antinfluenzali: "Ancora una volta chi governa – sostiene Federica Trapletti segretario di Spi Cgil Lombardia – arriva impreparato a un appuntamento di cui tutti avevano sottolineato l'importanza".

Dosi insufficienti e ritardi: è caos vaccini

Mai come quest'anno è importante vaccinarsi considerata la similarità tra i sintomi dell'influenza stagionale e il Covid-19: "Il rischio della sovrapposizione e della sommatoria dei sintomi delle due sindromi mette a repentaglio anche la tenuta del sistema che in Lombardia è già fortemente stressato", afferma la segretaria Uilp Serena Bontempelli. Proprio in queste ultime settimane si sono registrati diversi appelli in cui i direttori generali e sanitari degli ospedali della Lombardia spiegano di non aver più posto negli ospedali o di essere stati costretti a chiudere i pronto soccorso. Una situazione che quindi potrebbe essere alleggerita dai vaccini di cui però – come precisato anche da alcuni sindaci milanesi – si lamenta una scarsità di dosi tali da costringere molti cittadini a ricorrere ai privati: "Proviamo a chiedere ai tanti cittadini lombardi costretti a rivolgersi e pagare il privato per vaccinarsi se si sentono tutelati da questa regione – afferma Emilio Didonè di Fnp Cisl Pensionati Lombardia-. E chiediamo anche ai medici lasciati soli impotenti a fronte delle richieste di vaccini dei loro assistiti".

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