Vaccini antinfluenzali in Lombardia: rimborso ai cittadini fragili costretti a farli dai privati
I cittadini fragili che sono stati costretti a rivolgersi ai privati per poter avere il vaccino antinfluenzale potranno ricevere un rimborso. È quanto deciso quest'oggi nel Consiglio regionale della Lombardia con l'approvazione della mozione presentata dal Pd.
Pd: i vaccini per gli errori della Regione non ci sono
"In questo momento di emergenza sanitaria – il commento del primo firmatario della mozione, il consigliere regionale del Pd Samuele Astuti – la vaccinazione antinfluenzale è fondamentale, sia per la tutela della salute dei cittadini, sia per semplificare la diagnosi tra i pazienti affetti da Covid o da influenza stagionale. La Regione però non ha rispettato i tempi: i vaccini, per gli errori di approvvigionamento non ci sono. È stata indetta il 27 novembre scorso la dodicesima gara, andata a vuoto e ieri sera la tredicesima, che si chiuderà domani".
Molti cittadini pur avendone diritto perché appartenenti alle cosiddette categorie fragili hanno infatti trovato difficoltà nel reperire la dose vaccinale e per questo hanno fatto ricorso alle strutture private pagando prezzi che vanno dai 50 ai 70 euro, cinque volte il costo del servizio pubblico. "Per rimediare a questo con la mozione – sottolinea Astuti – abbiamo impegnato la giunta a risarcire i pazienti che sono stati costretti, pur rientrando nelle categorie con diritto alla gratuità, a rivolgersi alle strutture private".
Indetta una tredicesima gara lampo per reperire vaccini antinfluenzali
Intanto continua la ricerca da parte della Lombardia di nuove dosi di vaccini antinfluenzali necessarie a coprire il numero degli spettanti diritto. Dopo che la dodicesima "procedura negoziata d’urgenza" lanciata da Aria, la centrale di acquisti della Regione, il 27 novembre si è chiusa con un nulla di fatto, ieri è stata indetta una tredicesima gara lampo per riuscire a reperire le 700mila dosi mancanti. Anche in questo caso la gara è stata bandita d’urgenza per un valore di base di 9 milioni di euro, aumentabile di un milione e 800 mila euro, al prezzo di 13 euro per dose.