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Vaccini anti Covid, Spata (Ordine medici): “Lombardia in ritardo? Temo manchi personale”

Critiche a Regione Lombardia per la partenza in ritardo della campagna vaccinale anti Covid. La somministrazione è ancora ferma al 3 per cento, ma l’assessore regionale Giulio Gallera ha assicurato che dal 4 gennaio saranno inoculate 6mila dosi al giorno. Scettico Gianluigi Spata, presidente della Federazione regionale degli ordini dei medici e degli odontoiatri: “Io temo che al di là delle ferie manchi il personale”. Intanto la Asst Bergamo ovest ha iniziato con un giorno di anticipo le vaccinazioni.
A cura di Simone Gorla
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La Dott.ssa Agostina De Stefani, Dir. UOC Radioterapia
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Fa discutere la partenza a rilento della campagna di vaccinazioni anti Covid in Lombardia. Nel pomeriggio di domenica 3 gennaio la somministrazione è ancora ferma al 3 per cento (2.416) delle dosi consegnate contro il 38 per cento del Lazio e il 24 per cento del Piemonte. Un ritardo che ha provocato polemiche e critiche. L'assessore regionale Giulio Gallera ha risposto spiegando di non aver voluto cancellare le ferie di capodanno a medici e infermieri dopo un anno complicato. E assicurando che dal 4 gennaio saranno inoculate 6mila dosi al giorno, che poi saliranno a 10mila.

Ma la spiegazione non convince Gianluigi Spata, presidente della Fromceo, la Federazione regionale degli ordini dei medici e degli odontoiatri della Lombardia. "Io temo che al di là delle ferie manchi il personale", ha dichiarato ad Adnkronos. "Bisogna assolutamente reclutare medici e infermieri per poter partire in maniera decisa con questa campagna, che non può permettersi ritardi".

Intanto è partita oggi, con un giorno di anticipo rispetto al resto della Lombardia, la campagna di vaccinazioni anti Covid nella zona di Bergamo ovest. La direzione dell'Asst ha voluto iniziare la campagna 24 ore prima, seppur con numero poco più che simbolici. "Abbiamo deciso di anticipare ad oggi, domenica, l’inizio delle vaccinazioni anti-Covid – spiega Peter Assembergs, direttore generale e responsabile della unità di crisi Covid – Così, dopo un giro di telefonate fatte dai miei direttori, abbiamo arruolato i primi 60 volontari, tra medici, infermieri, farmacisti, biologi, psicologi, ostetriche, amministrativi, sia ospedalieri sia dell’area territoriale".Le vaccinazioni si sono svolte nel presidio ospedaliero di Treviglio-Caravaggio (già sede del primo reparto Covid aperto a fine febbraio). Da domani il via anche ai sub acuti dell’ospedale di Romano di Lombardia.

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