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Vaccini anti Covid, Garattini: “In Lombardia troppi errori, ora rispettare il calendario”

“Ci siamo ritrovati in una situazione per nulla rassicurante. Situazioni in cui i vaccini ci sono ma non ci sono le liste, o al contrario in cui le persone ci sono ma non ci sono i vaccini. Un caos, i problemi che vengono riferiti dalla gente sono molto gravi”. Il duro attacco Silvio Garattini, presidente e fondatore dell’Istituto di ricerche farmacologiche Mario Negri, alla gestione della campagna vaccinale in Lombardia.
A cura di Redazione Milano
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"Troppi gli errori fatti in passato, anche di comunicazione, ora bisogna ridare fiducia alla gente". Silvio Garattini, presidente e fondatore dell’Istituto di ricerche farmacologiche Mario Negri, commenta così la nuova fase della campagna vaccinale anti Covid in Lombardia dopo l'avvio delle prenotazioni per le persone tra i 75 e i 79 anni di età.

Il coordinatore delle vaccinazioni in Lombardia, Guido Bertolaso, ha annunciato le date entro cui saranno aperte le prenotazioni anche per le altre fasce d'età, per arrivare a dare la prima dose a tutti (nel migliore dei casi) entro il 18 luglio. "Mi auguro che ci sia un cambio di passo, che non sia uno dei tanti calendari che poi vengono regolarmente cambiati", ha detto Garattini in un'intervista a Repubblica.

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Il luminare della farmacologia non risparmia critiche all'amministrazione regionale dopo i problemi emersi nelle prenotazioni per gli ultra ottantenni. "I calendari si fanno quando si hanno le dosi di vaccino, questo il senso di tutto – commenta Garattini -. E in generale, in questo periodo ci siamo ritrovati in una situazione per nulla rassicurante. Situazioni in cui i vaccini ci sono ma non ci sono le liste, o al contrario in cui le persone ci sono ma non ci sono i vaccini. Un caos, i problemi che vengono riferiti dalla gente sono molto gravi".

Il professore "bacchetta" Attilio Fontana anche per le mancate scuse ai cittadini: "Hanno azzerato Aria buttandoli fuori come se non dipendessero da loro", ha sottolineato, "come dire questi andavano male ma noi non c’entriamo. Eppure chiedere scusa facilita il rapporto con la gente e sarebbe un atto importante".

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