Va sulle tombe di Riina e Provenzano per invocarli contro i parenti: arrestato stalker in famiglia
![Immagine di repertorio](https://staticfanpage.akamaized.net/wp-content/uploads/sites/3/2018/01/tomba-cimitero-1200x675.jpg)
Un uomo di 50 anni è stato arrestato dalla Polizia della Questura di Gorizia, in esecuzione di una misura cautelare emessa dal Gip del Tribunale di Busto Arsizio: dal 2018 perseguitava i fratelli, ritenendo di aver diritto a essere risarcito da loro per il fallimento dell'azienda di famiglia in Friuli Venezia Giulia.
Anni e anni di minacce, atti vandalici contro alcune automobili, calunnie, appostamenti, aggressioni contro i due fratelli. E addirittura vere e proprie sedute spiritiche sulle tombe di Totò Riina e Bernando Provenzano, sepolti a Corleone, per chiedere l'intercessione dei pericolosissimi mafiosi contro i parenti.
Ma non solo. Nel mirino dell'uomo (già fermato anni fa per rissa, minacce e resistenza a pubblico ufficiale, con tanto di divieto imposto dal gip di avvicinarsi ai due fratelli perseguitati) c'erano anche mogli, figli, suoceri e cognati, tutti "colpevoli" di aver cercato di mettere pace tra i fratelli in lite. Così come datori di lavoro, colleghi e vicini di casa delle vittime, subissati nel tempo di lettere minatorie, video o messaggi in cui i due fratelli venivano ripetutamente diffamati (“mafioso, estorsore e pedofilo” viene definito uno dei fratelli in una missiva anonima inviata al proprio superiore).
Anni d’inferno che hanno fortemente condizionato la vita di un’intera famiglia, trasferitasi apposta da Gorizia a Busto Arsizio, e che ha indotto la Procura della Repubblica a chiedere al gip del tribunale lombardo l’adozione della custodia cautelare in carcere. Tra le accuse più gravi di cui dovrà rispondere il 50enne, adesso, ci sono video e messaggi in cui minacciava di uccidere e "fare a pezzi" i parenti nelle varie regioni d'Italia.