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Va in pensione Elena Lenti, la prima donna alla guida della metropolitana a Milano

Va in pensione la prima donna macchinista d’Italia e di Milano, apripista per quello che al tempo era “un mestiere da uomini”. “All’inizio mi dicevano di restare a casa. Oggi le donne sui mezzi milanesi sono tante, ma ancora non abbastanza. È il lavoro perfetto per fare una famiglia: i miei figli erano molto orgogliosi”
A cura di Francesca Del Boca
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Elena Lenti (Facebook)
Elena Lenti (Facebook)

"Grazie, Elena. Buona pensione e buona vita”. È l'annuncio che i viaggiatori della metropolitana verde M2  hanno sentito ieri, a sorpresa. Un omaggio a Elena Lenti, 58 anni, prima donna macchinista d'Italia e prima donna alla guida della metro milanese nel lontano 1990, quando Atm era alla ricerca di conducenti per la nuova linea gialla M3. Ora, dopo 33 anni, l'addio alla cabina di comando.

"Volevamo salutare e ringraziare la nostra collega macchinista Elena Lenti, che si sta approssimando alla sua ultima fermata in servizio passeggeri" ha annunciato la voce all’altoparlante dalla Sala Operativa poco prima di fermarsi alla stazione di Crescenzago. "Un augurio da tutti i colleghi della linea 2 per una buona pensione e una buona vita. Un ringraziamento poi da parte di tutti per tutto quello che ha fatto in azienda. Grazie Elena". Lei replica timidamente. "Grazie a tutti".

Elena Lenti, figlia di un manutentore Atm e moglie di un macchinista, era stata assunta nell’Azienda dei trasporti milanese nel 1987. Per poi mettersi alla guida della linea sotterranea, solo tre anni dopo. "All'inizio trovavano strano che ci fosse una donna", le sue parole a La Repubblica, tre anni fa. "Quello che dava fastidio era che fossero le donne a dirmi "stai a casa a fare la calzetta". Ricordo una signora che una volta mi disse: "Cosa fai qua a rubare il lavoro agli uomini?". E poi i ragazzi che ti prendevano in giro".

Un'apripista per le tante donne che al giorno d'oggi lavorano sui mezzi milanesi. "Ma non siamo ancora abbastanza in metro: sulla linea 2 siamo in due, sulla 1 sei o sette. Mi spiace perché è un bel lavoro. E con i turni, se ti vuoi fare una famiglia, puoi gestirla tranquillamente: io e mio marito ci siamo riusciti benissimo". E non solo. "I miei figli sono sempre stati molto orgogliosi di me. C'erano gli amici che chiedevano se potevo fargli fare un giro a vedere la cabina della metropolitana".

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