video suggerito
video suggerito

Va in arresto cardiaco in strada e lo salvano due giovani eroi: “Vorrei poterli ringraziare”

Un uomo di 70 anni è caduto a terra dopo essere andato in arresto cardiaco. A salvarlo è stato un ragazzo che passava in quel momento che si è precipitato a fare il massaggio cardiaco imparato qualche giorno prima durante un corso. Nel frattempo un barista di 27 anni è corso in metropolitana perché sapeva che c’era un defibrillatore. Così hanno fatto in modo che il cuore tornasse a battere. Il 70enne è riuscito solo a ringraziare uno dei due giovani: “Cerco ora il ragazzo che mi ha fatto il massaggio cardiaco, vorrei incontrarlo”.
A cura di Giorgia Venturini
284 CONDIVISIONI
Immagine

Giuliano Rovere, 70 anni, stava camminando in piazza Wagner a Milano quando all'improvviso si è sentito male e si è accasciato a terra in arresto cardiaco. I passanti hanno chiamato i soccorsi ma sarebbero arrivati troppo tardi. A salvargli la vita è stato un ragazzo che è corso verso di lui e lo ha rianimato con un massaggio cardiaco. "Chiamiamole coincidenze oppure miracoli", racconta il 70enne, radiologo in pensione, al Corriere della Sera. E poi aggiunge: "Quando il momento di andarsene non è arrivato, tutto si combina per trattenerti giù ancora sulla terra".

Un giovane barista si è precipitato a prendere il defibrillatore

Poco ore dopo quanto accaduto si è scoperto che il ragazzo eroe aveva fatto una lezione di pronto soccorso poco tempo prima e così, ricordandosi la tecnica, aveva subito rianimato Giuliano Rovere salvandogli così la vita. Ad aiutare il ragazzo eroe c'è stato Alessandro Zerbato, uno studente di 27 anni che tra una lezione e un altra lavora nel bar Carlino vicino proprio al luogo in cui sono avvenuti i fatti: il 27enne si è precipitato in metropolitana perché sapeva che lì c'era il defibrillatore. Il ragazzo, come ha precisato lui stesso, ha detto di aver rischiato anche la multa scavalcando i tornelli e di aver rotto tutta la teca dentro al quale si trovava il defibrillatore. "Sono ritornato sul posto e abbiamo attaccato le ventose al torace e abbiamo attivato le scosse cercando di rianimare il prima possibile l'anziano". E poi ha raccontato: "Sono emofobico. Ancora di più perché il signore per la caduta aveva tutto il volto sporco di sangue. Ma non ci ho neanche pensato". La tempestività dei due eroi ha salvato la vita al 70enne: all'arrivo dell'automedica il cuore era già tornato a battere anche se l'anziano era ancora privo di sensi. Altra coincidenza è che il medico corso anche lui sul posto dopo la segnalazione del 118 era un amico di famiglia. Una volta ripreso Giuliano Rovere vuole ringraziare anche il ragazzo che prima di tutti si è precipitato su di lui per fargli il massaggio cardiaco. Così ha lanciato un appello per cercarlo così da poterlo incontrare.

284 CONDIVISIONI
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views