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Va al pub ma viene aggredita con insulti razzisti e un pugno: “Ha provato ad accoltellarmi”

Una ragazza ventenne italiana, con genitori di origini senegalesi, ha denunciato l’aggressione che ha subito in un pub. A colpirla un ragazzo forse ubriaco che ha provato anche ad accoltellarla.
A cura di Enrico Spaccini
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Non conosceva quel ragazzo, ma lo aveva visto più volte in giro. Quella sera al pub di Albino, in provincia di Bergamo, sembrava ubriaco. "Mi ha dato una spallata", racconta la ragazza, figlia di genitori di origine senegalese, nata e cresciuta in Italia. "Gli ho detto: ‘Ma che c… fai?', lui mi ha detto: ‘Tu non devi parlare, negra di m…' e mi ha dato un pugno sul naso". Poi quel ragazzo tira fuori un coltello a serramanico da una tasca e inizia a colpirla. "Per fortuna mi sono mossa, mi ha ferito solo con la punta".

Quella sera al pub

È successo tutto la sera del 5 novembre. Erano le 23.30. "Sono andata com un'amica in un pub", ricorda la ragazza, "ci siamo messe nella parte esterna, riscaldata. Ho visto subito che quel ragazzo ce l'aveva con me".

Capelli scuri, alto un metro e 80, più o meno trentenne. Quando ha sporto denuncia ai carabinieri, come riporta il Corriere della Sera, la ragazza ha fatto scrivere di avergli sentito dire "sti negri di m…", oltre a riferimenti ai campi di concentramento.

"Diceva per forza a me perché ero l'unica di colore", afferma la ragazza che è nata e vive in Italia da vent'anni e ha cittadinanza italiana. A quel punto decide di uscire a fumarsi una sigaretta, ma quella persona che "sembrava ubriaca" esce poco dopo.

L'aggressione

A quel punto inizia la discussione, con l'aggressore che tenta anche di ferirla con un coltello che si portava dietro. Solo grazie alla prontezza di riflessi quella sera non si è trasformata in tragedia.

Anche perché "se non fosse stato per la mia amica che è entrata nel locale a chiedere aiuto, nessuno stava intervenendo". Al pronto soccorso ci è andata la mattina seguente, dopo aver medicato quelle ferite da sola. Poi, lunedì 7 novembre, la denuncia. "Sono delusa, arrabbiata, non uscirò più la sera".

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