Va a processo il ragazzo che uccise la famiglia a Paderno Dugnano: colpì i genitori e il fratello con 108 coltellate

Il giudice per le indagini preliminari ha accolto la richiesta della Procura: il ragazzo che lo scorso settembre ha ucciso i genitori e il fratellino nella villa di Paderno Dugnano andrà a processo con rito immediato. Il 18enne, minorenne all'epoca dei fatti, è accusato di triplice omicidio aggravato dalla premeditazione. Nel provvedimento si legge che il ragazzo ha ucciso i familiari colpendoli con un totale di 108 coltellate, inferte soprattutto sul fratello minore.
Nel frattempo si attende ancora il deposito dei risultati della perizia psichiatrica disposta lo scorso ottobre dal gip per i minorenni di Milano, Laura Margherita Pietrasanta, e della quale è stato incaricato lo specialista in psichiatria e in criminologia clinica Franco Martelli. L'esito dell'esame, che servirà a valutare la capacità di intendere e di volere al momento dei fatti e quella processuale, sarà depositato nei prossimi giorni e discussa in un'udienza ai primi di aprile. Se la perizia evidenziasse un vizio parziale di mente potrebbero esserci ripercussioni sull'entità della pena.
Dopo che il gip ha disposto il rito immediato, l'avvocato del ragazzo Amedeo Rizza ha fatto sapere che voler fare richiesta per un giudizio abbreviato, che a differenza del primo darebbe all'eventuale colpevole il diritto a uno sconto di pena. É ragionevole pensare che tra gli obiettivi della difesa ci sarà la contestazione della premeditazione: elemento già messo in dubbio dall'avvocato quando è stata disposta la misura cautelare sul ragazzo. La difesa, inoltre, ha nominato lo psichiatra Marco Mollica come proprio consulente di parte.