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V-Day, il professor Pregliasco tra i primi a vaccinarsi: “Unico modo per uscire dal tunnel”

Il professor Fabrizio Pregliasco, virologo dell’Università Statale di Milano e presidente dell’Anpas, è stato tra i primi sette lombardi vaccinati simbolicamente contro il Covid-19 in questa giornata che è stata ribattezzata il V-Day: “Sto bene, nessun evento avverso nell’immediato – ha detto Pregliasco -. È doveroso eseguire la vaccinazione, è l’unico modo per uscire da questo tunnel”.
A cura di Francesco Loiacono
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Fabrizio Pregliasco
Fabrizio Pregliasco

C'è anche il professor Fabrizio Pregliasco, virologo dell'Università Statale di Milano, tra i primi sette lombardi vaccinati simbolicamente contro il Covid-19 in questa giornata che è stata ribattezzata il V-Day. Il virologo è stato vaccinato questa mattina all'ospedale Niguarda di Milano, dove sono arrivate le prime 1620 dosi di vaccino Pfizer, in qualità di presidente dell'Anpas, l'Associazione nazionale pubbliche assistenze. "Ho fatto il vaccino, sto bene, nessun evento avverso nell'immediato", ha detto Pregliasco subito dopo essersi sottoposto all'iniezione. Il virologo, che ricopre anche la carica di direttore sanitario dell'ospedale Galeazzi ed è consulente del Pio albergo Trivulzio di Milano, la più grande rsa (residenza sanitaria assistenziale) lombarda, si è detto "contento di  essere stato fra i primi in Lombardia, testimonial di questo V-Day. È doveroso eseguire la vaccinazione, è l'unico modo per uscire da questo tunnel – ha aggiunto -.Oggi è un punto di partenza simbolico, ci dice che possiamo cominciare a guardare con speranza al futuro".

Chi sono gli altri sei volontari tra i primi vaccinati contro il Covid-19

Assieme a Pregliasco si sono sottoposti alla prima vaccinazione simbolica in Lombardia, regione colpita più duramente dalla pandemia, altri sei volontari: il presidente dell'Ordine dei medici di Milano Roberto Carlo Rossi, il presidente dell'Ordine delle professioni infermieristiche di Milano, Lodi, Monza e Brianza Pasqualino D'Aloia, l'operatrice socio sanitaria dell'ospedale Niguarda di Milano Adele Gelfo, il presidente dell'istituto di ricerche farmacologiche Mario Negri Irccs Silvio Garattini, l'operatrice dell'impresa di pulizie Grazia Fresta e il medico di famiglia Fiorenzo Corti, vice segretario nazionale della Fimmg (Federazione italiana medici di medicina generale).

Vaccinazioni simboliche anche al Pio albergo Trivulzio

Dal Niguarda le prime fiale del vaccino sono partite, a bordo di automediche dell'Areu (Azienda regionale emergenza urgenza), per raggiungere gli altri 13 punti individuati in Lombardia quali sedi delle prime vaccinazioni in questa giornata destinata a rimanere impressa nella storia. Si tratta di luoghi simbolo, da Codogno, dove tutto è iniziato a febbraio, ad Alzano Lombardo, uno dei paesi della Bergamasca epicentro della prima ondata della pandemia. E ci sarà anche il Pio albergo Trivulzio, teatro purtroppo di una vera e propria strage di anziani. Le prime 50 dosi sono già arrivate nella struttura: riceveranno il vaccino 12 ospiti e oltre trenta dipendenti, tra medici, infermieri e operatori socio sanitari. Alle prime vaccinazioni assisterà lo stesso Pregliasco.

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