Uomo di 75 anni diffonde video porno realizzato con un’amica: denunciato per revenge porn
Nella giornata di ieri, mercoledì 6 marzo, si è tenuta presso il Tribunale di Varese la prima udienza di un processo che vede un uomo di 75 anni accusato da una donna di 50, con cui ha avuto una relazione sentimentale, di aver diffuso senza il suo consenso un video porno realizzato insieme. Secondo la denuncia, infatti, i due avrebbero girato insieme un filmato in cui lei appare davanti alla telecamere nuda in diverse pose sexy. Quel contenuto doveva però restare privato e invece, finita il rapporto amoroso fra i due, lui lo avrebbe diffuso pubblicamente. Ora dovrà rispondere del suo operato davanti ai giudici.
È accusato di "Diffusione illecita di immagini o video sessualmente espliciti" l'uomo di 75 anni che ha diffuso, senza il consenso di lei, il filmato realizzato con una donna di 50 anni dal contenuto decisamente esplicito. I fatti risalgono a qualche tempo fa, quando i due avevano ancora una relazione. Un giorno, per vivacizzare il loro rapporto di coppia, hanno deciso di girare un video porno: lui stava dietro la telecamere dello smartphone, lei si esibiva davanti all'obiettivo in uno "spettacolo" senza veli.
Quel contenuto, però, sarebbe dovuto restare privato anche dopo la fine della loro relazione e, invece, il 75enne ha deciso di inviarlo ad alcuni amici dopo che lei lo ha lasciato. Questi, a loro volta, lo hanno rinviato ad altri, fino a che la donna non lo è venuta a sapere. A quel punto ha sporto denuncia alla Polizia Postale che è riuscita a ricostruire l'intera catena di inoltri del video, fino ad arrivare proprio all'uomo che lo aveva girato. E lì è scattata la denuncia.
Ora, mercoledì 6 marzo come racconta il quotidiano locale La Prealpina – si è tenuta l'udienza preliminare davanti al Gu di Varese che dovrà valutare se l'uomo si è macchiata del reato all'articolo 612 ter del Codice penale, il cosiddetto "revenge porn". Qualora dovesse essere accertata anche in Aula la colpovolezza, il 75enne rischierebbe una pena da uno a sei anni di reclusione (eventualmente domiciliare, vista l'età dell'imputato) e una multa da euro 5.000 a euro 15.000.
Tuttavia l'udienza di ieri è stata rinviata perché le due parti potrebbero decidere di mettersi d'accordo fra di loro in modo extragiudiziale: lui sarebbe, infatti, disponibile a risarcire lei, che in cambio ritirerebbe la denuncia. E il reato di revenge porn, in Italia, è ancora perseguibile unicamente a querela di parte.