Uomo di 59 anni uccise la fidanzata di 39 che voleva lasciarlo: pena ridotta in appello
La Corte d'Assise d'Appello di Milano ha ridotto di due anni la pena inflitta in primo grado a Marco De Frenza, accusato di aver ucciso nel 2021 a Vigevano la sua compagna, Marylin Pera. L'uomo, oggi 61enne, dovrà scontare 21 anni di reclusione e non più 23.
La donna aveva paura di non vedere più il figlio avuto con l'ex marito
L'omicidio si era consumato il 10 agosto 2021 in un appartamento di corso Novara a Vigevano, in provincia di Pavia. Marylin Pera aveva 39 anni e da due settimane aveva intrapreso una relazione sentimentale con De Frenza. Tra i due sarebbe scoppiata una lite perché la donna avrebbe voluto tornare dall'ex marito per timore di perdere l'affidamento del figlio e di non poterlo più vedere.
Nell'interrogatorio davanti al giudice per le indagini preliminari, l'uomo aveva ammesso di essere stato ubriaco e di aver ucciso la donna utilizzando un coltello da cucina per colpirla alla gola. De Frenza avrebbe trascorso 27 ore nell'appartamento insieme al cadavere prima di consegnarsi spontaneamente agli agenti della Polizia Penitenziaria del carcere di Vigevano.
La pena è stata ridotta in appello
La sentenza di primo grado era arrivata a gennaio 2023. Nei confronti del 61enne pendeva l'accusa di omicidio volontario aggravato dalla relazione affettiva e dai futili motivi per i quali il pubblico ministero aveva chiesto l'ergastolo. I giudici della Corte d'Assise di Pavia avevano deciso per una condanna a 23 anni di carcere.
La difesa ha fatto ricorso e ha proposto, in accordo con la Procura generale, il concordato in appello. Questa possibilità, prevista dal Codice di procedura penale, prevede che le parti in causa si accordino, in tutto o in parte, sulle motivazioni dell'appello rinunciando agli altri motivi. La Corte ha deciso di accogliere la richiesta e si è proceduto a rideterminare la pena.