Un’amica di Laura Ziliani: “Aveva dato tutto alle figlie. Chi abbiamo cresciuto?”
"Aveva fatto tutto per le sue figlie". Lo tiene a precisare Nicoletta Chirica, cittadina di Temù e una delle amiche di Laura Ziliani, la donna scomparsa lo scorso 8 maggio e trovata morta l'8 agosto. Oggi con l'accusa di omicidio due delle sue tre figlie, insieme al fidanzato della maggiore, sono state arrestate. "Pensare che loro sono cresciute insieme alle mie figlie – continua a parlare ai microfoni di Fanpage.it Nicolette – Chi abbiamo cresciuto?". L'amica dell'ex vigilessa di Temù racconta che la figlia maggiore poche ore dopo la scomparsa della mamma, aveva lei stessa chiamato i carabinieri quella mattina, era disperata e continuava a ripetere: "Mi dispiace che non sono andata con la mamma". La più piccola? "Non sembrava dispiaciuta". La compaesana di Laura racconta che l'ultima volta che l'ha vista è stata dopo Pasqua quando è stato possibile ritornare a rivederci dopo il Covid: "Mi ha invitata a bere un caffè da lei".
Il sindaco di Temù: Il paese se l'aspettava
A Temù la notizia dell'arresto non è stata una sorpresa: "Il paese se l'aspettava, che arrivasse questa conclusione perché è da giorni che continuiamo tutti a chiederci quando uscirà questo esame tossicologico e quando verranno arrestate", parla a Fanpage.it anche il sindaco di Temù Giuseppe Spasina. E poi continua: "Dopo i primi giorni di ricerche dove non abbiamo verificato nessun incidente in montagna noi subito avevamo pensato a un omicidio". Tesi confermata con gli arresti di oggi.
L'accusa è di omicidio volontario e occultamento di cadavere
Le figlie di Laura Ziliani, l'ex vigilessa scomparsa l'8 maggio scorso dalla sua villa di Temù (Brescia), sono state arrestate con l'accusa di omicidio volontario e occultamento di cadavere. Con loro anche il fidanzato della sorella più grande, uno studente universitario di 27 anni. Le indagini degli inquirenti si stanno concentrando su movente economico: "La donna infatti aveva alcuni immobili in tutta la provincia di Brescia. Quindi pensiamo che potrebbe essere stata uccisa per la gestione di questi", ha fatto sapere a Fanpage.it il capitano dei carabinieri di Breno, Filiberto Rosano. L'ipotesi che prevale di più nelle indagini è che le donna sia stata avvelenata. Certo è che tutto l'omicidio è stato premeditato: il fidanzato della figlia più grande ha cercato sul web come commettere l'omicidio perfetto.