Una raccolta fondi a sostegno delle famiglie di Emanuele Jagdeep, gli operai morti all’Humanitas
È stata avviata una raccolta fondi a sostegno delle famiglie Zanin e Singh per dare una mano ai famigliari di Emanuele e Jagdeep, gli operai morti all'ospedale Humanitas a causa di una fuga di azoto che li ha intossicati. Entrambi avevano due bambini: Emanuele due figli di 11 e 14 anni, Jagdeep di 3 e 11. Al momento le famiglie sono in attesa di ricevere i loro corpi per poter procedere ai funerali ma le funzioni potranno essere svolte solo una volta che l'autorità giudiziaria avrà svolto l'autopsia. Per la loro morte, la Procura ha aperto un'inchiesta per omicidio colposo che al momento non ha indagati.
Una raccolta fondi per Emanuele e Jagdeep
Emanuele Zanin, 46enne, viveva a Molinetto di Mazzano, paese della provincia di Brescia, insieme alla moglie Roberta e ai loro due figli. Jagdeep Singh, invece, 42 anni, viveva in Valcamonica da circa 15 anni dopo essere arrivato dall'India, suo Paese di origine. In passato aveva vissuto anche a Malonno, mentre da qualche settimana aveva preso casa a Piamborno. La raccolta fondi sarebbe infatti nata nel suo paese e avrebbe coinvolto sia il Comune che la parrocchia. I due operai sono ricordati dai rispettivi concittadini come grandi lavoratori, dediti alla famiglia e ad elogiare la vita.
Erano dipendenti della Autotrasporti Pè di Costa Volpino e in occasione dell'incidente che gli ha tolto la vita stavano prestando servizio per conto della Sol, un'azienda brianzola specializzata nel campo dei materiali chimici negli ospedali. La sostituzione della riserva di azoto nel serbatoio del nosocomio stava procedendo bene fino a quando non è successo qualcosa. La Procura indaga per ricostruire l'accaduto e definire eventuali responsabilità.