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Un uomo si masturba in treno davanti alla figlia: “Non possiamo denunciarlo perché non è più reato”

Una ragazza non può denunciare l’uomo che ha praticato autoerotismo seduto in treno accanto a lei perché non costituisce più un reato.
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Un uomo, seduto sul seggiolino del treno accanto a una ragazza, si è masturbato fino a quando questa non se n'è accorta e ha deciso di cambiare posto, denunciando tutto al capotreno. La madre della ragazza, ormai maggiorenne, denuncia che la figlia non può presentare querela perché si tratta di un reato depenalizzato.

Un uomo si masturba accanto alla figlia

A raccontare l'episodio è Imma L. al quotidiano Il Giorno. Sua figlia era a bordo di un treno quando si è accorta che l'uomo seduto accanto a lei stava praticando autoerotismo incurante di essere in pubblico. La ragazza "disgustata, – racconta la madre – ha dovuto alzarsi e andare a trovare un altro posto, cercando poi di intercettare il capotreno per comunicare l’accaduto".

Una volta arrivata finalmente a destinazione la giovane ha raccontato tutto alla madre, che l'ha esortata a sporgere denuncia affinché quell'uomo non potesse ripetere lo stesso squallido gesto in futuro. Ma lì è arrivata la doccia fredda: il reato è penalizzato, a meno che non sia fatto davanti a minori.

Ma non può essere denunciato

Nonostante la ragazza volesse, quindi, denunciare l'accaduto all'autorità giudiziaria, non ha potuto farlo in quanto il reato risulta depenalizzato e già due sentenze della Corte di Cassazione abbiano confermato l'assoluzione di persone scoperte a praticare autoerotismo in pubblico.

"Ma allora tutto quello che viene detto e tutte le manifestazioni in difesa delle donne valgono solo quando veniamo massacrate?", si domanda la madre. "Questa – continua la madre – si chiama tutela delle donne? Per me no".

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