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Un terzo dei ciclisti abbandona la bici a Milano, anche se ci sono più piste ciclabili: dato peggiore d’Italia

Per il report di Legambiente, Milano è “maglia nera” della mobilità in bici in città. Rispetto al 2022, il 33% delle persone in meno si sposta su due ruote nel tragitto casa-scuola o casa-lavoro. Questo accade nonostante la costruzione di piste ciclabili sia in aumento.
A cura di Sara Tirrito
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Immagine di repertorio
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Milano non è più la prima città per numero di spostamenti in bici o con mezzi elettrici nel tragitto casa-lavoro. Lo certifica l'ultimo report Legambiente Giretto d'Italia-bike to work 2023, giunto alla 13esima edizione. Come ogni anno, l'associazione ha monitorato i movimenti in bici verso l'ufficio in 36 comuni italiani attraverso una serie di checkpoint sparsi in vari punti dei centri urbani. Il risultato? Milano è stata definita "maglia nera" e ha perso il primato come città ciclabile. Questo avviene nonostante sia uno dei luoghi con il più alto numero di piste ciclabili tra quelle indagate.

Chi vive a Milano non prende più la bici per andare al lavoro

L'indagine di Legambiente, condotta con Euromobility, ha contato 65.494 cittadini che hanno scelto di muoversi in bici o con la micromobilità elettrica per andare al lavoro nelle giornate del 16 e del 22 settembre 2023. Un dato in crescita del 6% rispetto al 2022 e che ha riguardato gli spostamenti casa-lavoro e casa-scuola. Sul podio Padova, città universitaria che ha vinto la "competizione". Piacenza seconda classificata e Pescara, che è entrata per la prima volta nella classifica.

Retrocede al quinto posto Milano, qualificatasi prima nel 2022 sebbene Legambiente abbia mantenuto gli stessi checkpoint per le misurazioni. I punti di osservazione da cui sono state effettuate le rilevazioni si trovano nei punti di transito: tra corso Buenos Aires e piazza Guglielmo Oberdan, tra corso Buenos Aires e via Vitruvio; tra viale Monza e piazzale Loreto, tra viale Monza e via fratelli Pozzi. Secondo i dati di Legambiente, in questi passaggi è in calo il numero di persone che si muovono in bici.

Milano città con più piste ciclabili, ma come funzionano?

La situazione non può non essere collegata all'elevato numero di incidenti stradali che nelle strade di Milano ha ucciso o ferito ciclisti nell'ultimo anno. La situazione è peggiorata negli ultimi tempi nonostante il Comune abbia implementato la realizzazione di piste ciclabili e sia al lavoro a un progetto per una Milano a 30 chilometri orari. Una delle spiegazioni, forse, è nel modo in cui sono costruite le piste ciclabili, nella maggior parte dei casi disegnate su strada anziché sopraelevate. Per il Comune però, continuano a essere la soluzione più giusta, come ha spiegato a Fanpage.it Marco Mazzei. In alcuni casi, poi, le stesse piste disegnate non sono di comprensione immediata, come quella di Corso Monforte.

Accanto alle piste ciclabili, in questo modo, è aumentato anche il numero di chi smette di muoversi in bici. Da un lato è sempre più difficile trovare percorsi adatti e sicuri per i ciclisti, dall'altro gli incidenti continui hanno creato un meccanismo psicologico di abbandono. Come ha spiegato il professore Marco Abis, docente di Ricerche psicosociali e Statistica e ricerche di mercato a capo di un osservatorio specifico, al Corriere della sera, il 20% di persone ha smesso di usare la bici a Milano per paura di essere travolto.

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