Un santuario enorme al posto della chiesa nel bosco, i cittadini: “Solo business, distrugge l’ambiente”
Il nome di Pierina Gilli è sconosciuto ai più, ma noto a chi, da decenni, percorre decine, spesso centinaia e migliaia di chilometri, per raggiungere il santuario di Maria Rosa Mistica a Montichiari, in provincia di Brescia. Il complesso – fatto di statue, arbusti, ceri e sedie per seguire le messe all'aperto recitate durante la bella stagione – sorge in un'area di interesse naturale e archeologico.
Qui, secondo i racconti dei monclarensi, tra la fine degli anni '40 e l'inizio degli anni '70 Pierina Gilli, figlia di contadini e aspirante consacrata nelle Ancelle della Carità, vide più volte la Madonna, "vestita di bianco e con tre rose sul petto", come riportano i suoi diari dell'epoca.
Le apparizioni sembrano preannunciare vittorie e nuove sfide per Pierina, colpita da patologie fisiche da cui si riprende ma che la costringono a svariati ricoveri ospedalieri e pregiudicano la sua consacrazione nell'ordine delle Ancelle della Carità.
La mistica del popolo
La Chiesa non crede alle visioni di Pierina, ma il popolo sì. E dalla fine degli anni '70 l'area di Montichiari in cui la donna aveva testimoniato l'apparizione della Madonna diventa un santuario, noto come "Madonna delle fontanelle o Maria rosa mistica", meta di pellegrini da tutto il mondo.
Tutt'oggi. Fanpage.it è stata a Montichiari e ha incontrato persone in visita dallo Sri Lanka, dal Perù, così come dal Veneto e dall'Emilia Romagna: "D'estate – dice una signora – c'è un mucchio di gente. Io sono venuta qui per chiedere delle grazie". "Tutti i miei compaesani conoscono questo luogo – aggiunge una donna asiatica -. Per me ‘Lei' (la Madonna, ndr) è come una mamma, mi dà quello che chiedo".
Anche la Diocesi di Brescia, pur non riconoscendo ancora la veridicità delle apparizioni di Pierina, ha fatto un passo indietro e negli ultimi anni sta rivalutando i fatti, attribuendo alla donna la qualità di "mistica".
Un mega santuario
Le Fontanelle – o Maria rosa mistica – nel 2019 è diventato un santuario diocesano dedicato alla Madonna e l'associazione di privati che ne garantiva la tutela è stata trasformata in fondazione – la Fondazione Maria Rosa Mistica -, con lo status di ente ecclesiastico civilmente riconosciuto, i cui membri del direttivo sono nominati direttamente dal vescovo di Brescia.
In pratica, pur non essendoci ancora un riconoscimento ufficiale sulle apparizioni di Gilli, il santuario a lei dedicato è divenuto proprietà della Chiesa. Di più: "Nel 2021 – riportano a Fanpage.it rappresentanti di Legambiente Montichiari e del neonato Comitato bene comune colline moreniche di Montichiari – la Diocesi ha annunciato di voler ampliare il complesso".
"Nella fattispecie – spiega Emanuela Vassallo, presidente del comitato – si tratterebbe di ingrandire il santuario attuale, creare nuovi parcheggi, centri di aggregazione e ricreativi, punti ristoro e anche alberghi. Da una superficie edificata di 500 metri quadrati si passerebbe a 5.000, mentre l'estensione dell'intero complesso passerebbe dagli attuali 8.000 a 82.000 metri quadrati".
Reperti longobardi e coleotteri rari
"Il problema – chiarisce a Fanpage.it Luciano Gerleni, presidente di Legambiente Montichiari – non è solo di tutela dei reperti archeologici di origine longobarda, che pure dopo un'ispezione sono stati ritenuti ‘non rilevanti' dalla Sovrintendenza, quanto semmai della biofauna: qui ci sono nutre e coleotteri rari, insieme ad altre specie che andrebbero perdute".
"Montichiari – aggiunge Vassallo – ha già pagato un pegno importante in termini ecologici, con le discariche e la cementificazione degli ultimi anni. Come comitato non vogliamo scagliarci contro la fede di chi cerca qui un luogo di preghiera, ma semmai evidenziare come il progetto sia più interesse di pochi privati che della cittadinanza".
La risposta – il progetto non ha ancora un disegno definitivo – arriverà dall'approvazione o meno della variante al piano di governo territoriale richiesta all'amministrazione monclarense dalla Fondazione Maria rosa mistica: "Un sì – chiosano Vassallo e Gerlini – sarebbe un nullaosta per trasformare il santuario in una cittadella commerciale del culto".