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Un nuovo blackout paralizza il centro: l’ascensore del Duomo a terra per quasi un’ora

Un altro blackout ha colpito Milano. Questa volta è toccato alle aree del centro, fermando anche l’ascensore che porta sul tetto del Duomo. Secondo i dati di Unareti, in una settimana i consumi di energia elettrica sono aumentati del 10%.
A cura di Enrico Spaccini
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Il centro di Milano durante il blackout (foto da Twitter)
Il centro di Milano durante il blackout (foto da Twitter)

Non bastava il caldo che da giorni mantiene le temperature sopra ai 30 gradi, ora a complicare la vita di città ci si mettono anche i blackout che stanno colpendo in continuazione varie zone di Milano. Ieri 17 giugno è toccato a tutta l'area del centro: da corso Vittorio Emanuele a via Pattari, via Cardinal Martini e via Santa Tecla. Non è stato risparmiato nemmeno l'ascensore che porta al tetto del Duomo, rimasto ancorato a terra per oltre 45 minuti. Infine, nella notte, altri disservizi hanno colpito la periferia nord: zona di Affori e viale Certosa.

L'aumento di consumi

Negli ultimi giorni, la società unica per la distribuzione di energia elettrica e gas, Unareti, ha registrato un aumento dei consumi di energia del 10 per cento rispetto alla settimana precedente. Se invece il dato si rapporta a maggio, questi sono cresciuti del 35 per cento. Il tutto sembra essere dovuto al grande caldo che costringe condomini, uffici e negozi a tenere accesi i condizionatori per molte ore. Uno scenario già visto un anno fa, quando alcune attività del centro sono state costrette a chiudere perché rimaste senza corrente.

Gli interventi di Unareti e i piani per il 2030

Tutto questo, quando siamo a giugno e l'estate deve ancora arrivare. Unareti ha fatto sapere di aver "investito per migliorare l'organizzazione del pronto intervento". Laboratori mobili per la ricerca dei guasti e squadre di scavo sono state aumentate, così come è stato "raffinato il processo di gestione e prioritizzazione delle segnalazioni". Poche settimane fa aveva anche annunciato un piano di investimenti per oltre un miliardo di euro entro il 2030 "per aumentare la potenza, l'affidabilità e sostenere l'elettrificazione dei consumi". Insomma, prepariamoci a un'estate a intermittenza con la speranza che in futuro ci sia più corrente alternata per tutti.

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