Un no vax e pro Russia tra gli attivisti del candidato sindaco di Sesto San Giovanni Roberto Di Stefano
C'è un attivista di Roberto Di Stefano, primo cittadino di Sesto San Giovanni uscente, che durante la campagna elettorale del rivale candidato sindaco Michele Foggetta avrebbe fatto il possibile per disturbare i comizi dell'esponente del centrosinistra pur rimanendo nei limiti della legge. Il personaggio in questione è un convinto no vax e sovranista pro Russia.
L'attivista di Di Stefano: Il green c**z non garantisce salvezza
Come fatto sapere da ambienti del centrosinistra di Sesto San Giovanni a Fanpage.it, l'attivista in questione si sarebbe recato più volte nei pressi dei comizi allestiti dal team di Michele Foggetta per coprire con il rumore del motore le parole in diffusione stereo del candidato sindaco.
Lo stesso, dopo alcune ricerche online, è risultato essere un convinto no vax e sostenitore della Russia e dei legami tra il Cremlino e la Lega di Matteo Salvini. In alcuni post condivisi su Facebook, in merito all'introduzione del green pass l'autista del camion-vela ha scritto: "Vorrei ricordare ai più riottosi che avere il green cazz non garantisce immunità e salvezza divina. Anzi".
"Non voglio fare la cavia per questo vaccino"
E ancora: "Avere rotto i cosiddetti, il discorso è semplice: vaccino sperimentale! Spe-ri-men-ta-le. Se non vuoi fare da cavia ti limitano la libertà e si fanno forza con la massa di ignoranti che non si fanno due domande su cosa stia succedendo. In più – si legge ancora nel post – nessuno si prende le responsabilità: medici, infermieri, case produttrici e politici. E io se non mi vaccino son un irresponsabile". L'uomo ha poi aggiunto: "Che differenza c'è tra noi e i topi chiusi in gabbia? Nessuna. Vaccinatevi e non rompete i cogl…. Ps: non mi vaccino perché non credo in questo vaccino e non voglio fare la cavia".
Il sostegno alla Russia
Lo scorso giugno, invece, in occasione dei Campionati Europei di calcio, dallo stesso profilo è stato pubblicato un post pro Russia: "La squadra nazionale russa si è rifiutata di inginocchiarsi prima della partita con il Belgio (in sostegno alla lotta al razzismo, ndr). La Federazione Russa ha affermato: "Non abbiamo nulla di cui pentirci né con BLM, né con gli afroamericani, né con gli africani, che abbiamo aiutato attivamente in epoca sovietica. Lasciamo che siano i discendenti dei proprietari di schiavi si pentano, se ne hanno voglia"".
Il post su Facebook: I Black Lives Matter sono mostri sociali
Alla dichiarazione, ha aggiunto un personale commento: "L'Africa è saccheggiata e depredata dalle stesse multinazionali arcobaleno che creano "mostri sociali" come i BLM (Black Lives Matter, ndr). Non possiamo accettare le loro imposizioni ipocrite che, oltre alla bella faccia con cui si mostrano, creano lo specchietto per le allodole per proseguire l'opera di devastazione nei confronti dell'Africa e degli africani".
Il sostenitore del sindaco Roberto Di Stefano ha infine concluso citando Thomas Sankara, ex presidente del Burkina Faso, sbagliando la trascrizione del nome, il quale in passato aveva detto: "L'imperialismo è un sistema di sfruttamento che non si presenta solo nella forma brutale di coloro che vengono con dei cannoni a conquistare un territorio. Imperialismo è più spesso ciò che si manifesta in forme più sottili, un prestito, un aiuto alimentare, un ricatto. Noi stiamo combattendo il sistema che consente ad un pugno di uomini di comandare tutta l'umanità".