Un negozio in galleria a Milano costa almeno 545mila euro di affitto: c’è chi paga anche 4 milioni
Tornano i marchi del lusso in Galleria Vittorio Emanuele a Milano. Addio alle lunghe chiusure dettate dalla pandemia, parte l'asta per aggiudicarsi una meravigliosa vetrina in uno dei centri mondiali della moda e dello stile.
Gioisce però più di tutti il Comune di Milano: per uno di questi spazi si parte infatti da un canone minimo di 545mila euro all'anno, per 18 anni. Ma si può arrivare tranquillamente a milioni e milioni di euro.
L'affitto a 4 milioni di euro all'anno
Qualche esempio. Il canone di affitto di Gucci, che si prepara ad aprire prossimamente i battenti? 4,5 milioni di euro per i quasi 1000 metri quadrati che danno sulla Galleria meneghina: occupa dal 2021 lo spazio prima riservato a Massimo Dutti, che di milioni all'anno ne sborsava "solo" 3,1. Per lo store a marchio Rolex, dove fervono adesso i lavori in corso, il canone annuo già in corso di versamento al Comune è di 1,5 milioni per 836 metri quadrati.
Tod's, che traslocherà nel braccio principale della Galleria verso Piazza della Scala, spenderà invece 1,8 milioni di euro annui.
I marchi che si candidano per l'apertura in Galleria
In tutto le boutique che si candidano ad aprire un nuovo punto vendita in Galleria Vittorio Emanuele sono sei: si tratta di Loro Piana, Samsonite, Damiani, Swarovski, John Richmond e Chanel.
Tutti gli offerenti sono stati infatti ammessi alla successiva fase dell’asta, che si svolgerà con il metodo dell’incanto: dopo la valutazione delle offerte tecniche da parte della commissione le griffe potranno così contendersi, con rilanci non inferiori ai 50mila euro, 188 metri quadri disposti su tre piani (terra, interrato e ammezzato) con ingresso, doppia vetrina e affaccio in Galleria.