Un Ncc racconta le aggressioni di alcuni tassisti a Milano: “Uova contro auto, ronde e inseguimenti”

“C’è una frangia di tassisti violenti che da qualche mese fanno appostamenti, ronde, pedinamenti, bloccano piazza del Duomo il venerdì e il sabato sera”: così a Fanpage.it l’associazione degli Ncc.
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Non si placa la tensione tra tassisti e Ncc, con questi ultimi che denunciano, come raccontato a Fanpage.it da Francesco Artusa, presidente dell'associazione di categoria Sistema Trasporti, di non poter lavorare in sicurezza a Milano, per via delle presunte aggressioni delle "auto bianche".

Una frangia di tassisti più violenta, come spiegato da Artusa, organizzerebbe infatti ronde in piazza Duomo con decine di auto che occupano le corsie in modo da costringere chi transita (gli Ncc appunto) a sfilare tra due ali di tassisti pronti a colpire con calci e manate chi, secondo loro, esercita abusivamente la professione. In un'occasione – come testimoniano le riprese di una dash cam di un NCC e le foto circolate sui social la settimana scorsa – è stato registrato il lancio di un uovo.

"Si danno appuntamento nelle chat dei tassisti per il venerdì e il sabato sera. Avevamo anche avvisato il Prefetto, ci aspettavamo un presidio delle forze dell'ordine maggiore", ha spiegato Artusa in riferimento a uno degli ultimi "raduni" dei tassisti di metà febbraio.

Il decreto ministeriale

Ma come si è arrivati a questa situazione? "Il ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Matteo Salvini è stato bravissimo a fomentare questo odio reciproco tra le parti, facendo delle promesse che non ha potuto mantenere", ha sostenuto Artusa.

Ovvero un decreto ministeriale, firmato nell'autunno 2024, che obbligava gli Ncc ad aspettare 20 minuti tra una corsa e l'altra e a rinunciare alle intermediazioni nella ricerca dei clienti. Decreto che è stato però bloccato grazie ai ricorsi al Tar delle associazioni degli Ncc.

Già in passato, nel 2018 con l'allora governo giallo-verde, si era legiferato sul tema, obbligando gli Ncc a far ritorno nell'autorimessa dopo ogni singola corsa. Intervenne la Corte Costituzionale con sentenza del marzo 2020, ritenendo l'obbligo illegittimo.

Questa volta per rallentare il lavoro degli Ncc si era scelta la via dei 20 minuti di attesa, su cui è poi intervenuto il Tar del Lazio sospendendo il decreto ministeriale, che conteneva anche l'obbligo di registrare su un foglio di servizio i dati della corsa e della persone trasportata. A inizio giugno verrà discusso il ricorso.

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