Un flash mob di bambini in bicicletta per ricordare Luca Marengoni: “Sicurezza stradale sia la priorità”
"Abbandoniamo la nostra musica, i nostri colori e i nostri modi gioiosi", scrive l'associazione Massa Marmocchi su Facebook, "per manifestare vicinanza alla famiglia di Luca ma allo stesso tempo ribadire quanto stiamo chiedendo da quasi 10 anni: strade scolastiche sicure e una Milano inclusiva".
Un flash mob silenzioso, in ricordo del 14enne Luca Marengoni, che ha avuto come meta quattro punti diversi della città: la scuola Gino Capponi, in zona Navigli, la scuola Gentilino, quartiere Ticinese, la scuola Rinnovata Dante, in viale Mac Mahon, e l'Istituto comprensivo Tommaso Grossi di via Colletta.
Educare alla sicurezza del traffico ciclistico
Da quasi 10 anni, l'associazione no profit Massa Marmocchi Milano di volontariato porta in strada centinaia di bambini e genitori con le loro bicicletta nei tragitti casa-scuola. Un progetto nato dalla richiesta di una mamma e che ora cerca di sensibilizzare ed educare alla sicurezza del traffico ciclistico in mezzo a quello automobilistico.
Luca Marengoni è morto lo scorso 8 novembre mentre stava pedalando per andare a scuola, travolto da un tram. Un incidente che ha riportato sul tavolo la questione della sicurezza nelle strade in una città che, come denunciano i volontari di Massa Marmocchi, è ancora troppo indietro rispetto alle altre grandi europee.
Le strade scolastiche di Milano
Nel capoluogo lombardo si contano 39 strade scolastiche a fronte di 706 istituti, quindi il 5,5 per cento. A Parigi, invece, sono 146 (il 18 per cento), 500 a Londra (26 per cento) e 198 a Barcellona (29 per cento). "La sicurezza stradale, la ciclabilità e pedonalità urbana devono diventare la priorità di questa amministrazione", continua il post "vogliamo una città dove i nostri figli possano crescere sperimentando autonomia".
Per questo motivo, circa 160 associazioni e altre 2 mila persone hanno sottoscritto alcune settimane fa una lettera aperta, ‘Città delle persone', spedita al sindaco Beppe Sala in cui viene avanzata la richiesta di pedonalizzare le strade davanti alle scuola della città.