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Un Bosco della memoria per le vittime del Covid a Bergamo: partita la raccolta fondi

Dalla morte alla vita: è questa l’idea di base del Bosco della memoria che sorgerà entro il prossimo autunno all’interno del parco della Trucca a Bergamo, una delle città più colpite dalla pandemia di Coronavirus. Circa 750 alberi saranno piantumati per onorare la memoria delle vittime. “Vogliamo creare un luogo vivo, altamente simbolico, capace di accogliere la memoria e al contempo costruire uno spazio di comunità”, hanno spiegato i promotori del progetto: da oggi è partita la raccolta fondi per sostenerlo.
A cura di Francesco Loiacono
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La locandina del progetto
La locandina del progetto

È stata la città delle bare caricate sui camion dell'Esercito a causa dei troppi morti per Coronavirus. Ma in futuro, entro il prossimo autunno, a Bergamo sorgerà un bosco per onorare la memoria di tutte le vittime del Covid-19. Dalla morte alla vita: è questa l'idea di base del Bosco della memoria, che crescerà nel Parco della Trucca, adiacente a un altro luogo simbolo della prima ondata della pandemia: l'ospedale Papa Giovanni XXIII. "L’idea di fondo è quella di creare un luogo vivo, altamente simbolico, capace di accogliere la memoria e al contempo costruire uno spazio di comunità, dove realizzare iniziative culturali, didattiche e ricreative pensate per il mondo della scuola, ma anche per tutti i cittadini che vorranno far crescere il bosco", hanno spiegato gli ideatori del Bosco lanciando la raccolta fondi per realizzarlo.

Il progetto dell'Associazione comuni virtuosi adottato dal Comune di Bergamo

A ideare il progetto è stata l'Associazione comuni virtuosi, che lo ha poi proposto all'amministrazione comunale che a sua volta l'ha adottato. All'interno del Parco della Trucca, uno spazio verde multifunzionale già esistente, nelle intenzioni degli ideatori si vogliono piantumare altri 750 alberi, di cui 130 da frutta e 70 da bosco, e realizzare percorsi pedonali e panchine. L'obiettivo della raccolta fondi, avviata da oggi sul sito di Produzioni dal basso, è di arrivare a 50mila euro: finora i 14 sostenitori hanno donato poco più di 500 euro.

Un rendering del progetto
Un rendering del progetto

La posa del primo albero il 18 marzo, Giornata nazionale per le vittime del Covid

La scelta del mezzo con cui ricordare le vittime del Coronavirus a Bergamo – 677 quelle stimate nella prima ondata, come riferito lo scorso settembre dal sindaco Giorgio Gori, almeno il doppio rispetto ai dati ufficiali, è ricaduta dunque sugli alberi, più che su un monumento come avvenuto altrove: "Abbiamo scelto non di realizzare un monumento, ma di piantare alberi, perché gli alberi possono ricordarci qualcosa attraverso la vita", spiegano gli ideatori del progetto – Vogliamo che il bosco si riempia di cose belle, in grado di affiancare alla memoria un pezzo di futuro, per quando sarà possibile ricominciare a stare insieme, vicini, in sicurezza". La posa del primo albero è prevista in un giorno simbolico: il prossimo 18 marzo, giorno in cui i camion dell'Esercito sfilarono, carichi di bare, per le vie di Bergamo, e in cui quest'anno si celebrerà la prima Giornata nazionale in memoria delle vittime del Covid-19.

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