Un Bosco della memoria per le vittime del Covid a Bergamo: partita la raccolta fondi
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È stata la città delle bare caricate sui camion dell'Esercito a causa dei troppi morti per Coronavirus. Ma in futuro, entro il prossimo autunno, a Bergamo sorgerà un bosco per onorare la memoria di tutte le vittime del Covid-19. Dalla morte alla vita: è questa l'idea di base del Bosco della memoria, che crescerà nel Parco della Trucca, adiacente a un altro luogo simbolo della prima ondata della pandemia: l'ospedale Papa Giovanni XXIII. "L’idea di fondo è quella di creare un luogo vivo, altamente simbolico, capace di accogliere la memoria e al contempo costruire uno spazio di comunità, dove realizzare iniziative culturali, didattiche e ricreative pensate per il mondo della scuola, ma anche per tutti i cittadini che vorranno far crescere il bosco", hanno spiegato gli ideatori del Bosco lanciando la raccolta fondi per realizzarlo.
Il progetto dell'Associazione comuni virtuosi adottato dal Comune di Bergamo
A ideare il progetto è stata l'Associazione comuni virtuosi, che lo ha poi proposto all'amministrazione comunale che a sua volta l'ha adottato. All'interno del Parco della Trucca, uno spazio verde multifunzionale già esistente, nelle intenzioni degli ideatori si vogliono piantumare altri 750 alberi, di cui 130 da frutta e 70 da bosco, e realizzare percorsi pedonali e panchine. L'obiettivo della raccolta fondi, avviata da oggi sul sito di Produzioni dal basso, è di arrivare a 50mila euro: finora i 14 sostenitori hanno donato poco più di 500 euro.
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La posa del primo albero il 18 marzo, Giornata nazionale per le vittime del Covid
La scelta del mezzo con cui ricordare le vittime del Coronavirus a Bergamo – 677 quelle stimate nella prima ondata, come riferito lo scorso settembre dal sindaco Giorgio Gori, almeno il doppio rispetto ai dati ufficiali, è ricaduta dunque sugli alberi, più che su un monumento come avvenuto altrove: "Abbiamo scelto non di realizzare un monumento, ma di piantare alberi, perché gli alberi possono ricordarci qualcosa attraverso la vita", spiegano gli ideatori del progetto – Vogliamo che il bosco si riempia di cose belle, in grado di affiancare alla memoria un pezzo di futuro, per quando sarà possibile ricominciare a stare insieme, vicini, in sicurezza". La posa del primo albero è prevista in un giorno simbolico: il prossimo 18 marzo, giorno in cui i camion dell'Esercito sfilarono, carichi di bare, per le vie di Bergamo, e in cui quest'anno si celebrerà la prima Giornata nazionale in memoria delle vittime del Covid-19.