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Un anno fa la foto dell’infermiera stremata, Fontana: “È la terza ondata, ma non è come allora”

“Un anno fa questa foto dall’ospedale di Cremona faceva il giro del mondo”. Così il presidente della Lombardia Attilio Fontana ha ricordato la foto dell’infermiera Elena Pagliarini che esattamente un anno fa, all’inizio del lockdown, venne immortalata mentre si riposava stremata su una scrivania a fine turno. “Da una settimana, soprattutto a causa delle varianti, siamo entrati in quella che è definita come ‘terza ondata’ – ha scritto Fontana -. I dati ospedalieri sono in netta crescita e purtroppo le chiusure sono ancora necessarie per contrastare l’espansione del virus, ma non è la stessa situazione di un anno fa”.
A cura di Francesco Loiacono
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Un'infermiera stremata che riposa su un lenzuolo adagiato sulla scrivania davanti a sé, con indosso ancora gli indumenti e le protezioni anti-contagio indossate durante il turno di notte. È una delle foto simbolo della prima ondata della pandemia di Coronavirus, scattata esattamente un anno fa all'ospedale di Cremona dalla primaria Francesca Mangiatordi, medico del pronto soccorso e appassionata di fotografia, alla sua amica Elena Pagliarini.

Il ricordo del presidente Fontana

Oggi quell'immagine simbolo è stata ricordata dal presidente della Lombardia Attilio Fontana, che l'ha pubblicata sul proprio profilo Facebook: "Un anno fa questa foto dall’ospedale di Cremona faceva il giro del mondo – ha scritto il governatore -. L'immagine immortalava la fine di un turno, oggi siamo alla fine di un intero anno di lavoro e restrizioni: la stanchezza si fa sentire con più intensità". Fontana non ha nascosto le difficoltà che la Lombardia si trova nuovamente ad affrontare – i dati sono ormai da zona rossa -, anche se a suo dire la situazione è diversa da quella di un anno fa, quando di questi tempi tutta Italia entrava in lockdown: "Da una settimana, soprattutto a causa delle varianti, siamo entrati in quella che è definita come ‘terza ondata’. I dati ospedalieri sono in netta crescita e purtroppo le chiusure sono ancora necessarie per contrastare l'espansione del virus, ma non è la stessa situazione di un anno fa. Sappiamo come proteggerci – ha aggiunto il presidente -. I nostri medici e infermieri sono più consapevoli e, soprattutto, 400.000 dei nostri Operatori Sanitari sono vaccinati. Facciamo quasi 60.000 tamponi al giorno per tracciare e isolare. Siamo a 850.000 vaccini fatti e, dato che sicuramente ci fa ben sperare, constatiamo nelle categorie già vaccinate una drastica diminuzione dei contagi".

Fontana: Vaccini ancora a rilento, da aprile ci auguriamo che la storia cambi

Il pensiero finale del governatore è rivolto al possibile e auspicabile cambio di passo nella campagna vaccinale, legato all'arrivo di un maggior numero di dosi: "I vaccini in uso stanno dando ottimi risultati sia nella sicurezza che nell'efficacia e ciò va ben oltre le migliori aspettative di un anno fa. Ancora per questo mese i vaccini arriveranno a rilento, da aprile ci auguriamo che la storia cambi per partire con la campagna vaccinale aperta a tutti. Non molliamo all’ultimo miglio – ha concluso Fontana – Lottiamo per trovare la fine dell’emergenza e con essa la vera libertà".

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