Umberto e Greta, uccisi dal motoscafo sul lago: chiesto l’arresto per il turista caduto in acqua
Le autorità italiane hanno chiesto l'arresto per uno dei due turisti tedeschi a bordo del motoscafo che, lo scorso 19 giugno, travolse e uccise Umberto Garzarella e Greta Nedrotti sul lago di Garda. Destinatario del mandato d'arresto europeo, come riporta "Il Giornale di Brescia", è l'amico del proprietario del motoscafo, lo stesso che le telecamere del rimessaggio barche di Salò immortalarono mentre, dopo essere rientrato a seguito dell'incidente con la barca delle due vittime, barcollava fino a cadere in acqua. Per gli inquirenti era lui alla guida del potente Acquarama al momento dell'impatto col gozzo su cui si trovavano Umberto e Greta.
Ci sarebbe il pericolo di fuga di uno dei due indagati
Ci sarebbe, a detta dei magistrati bresciani, il pericolo di fuga da parte dell'indagato, che adesso si trova a piede libero in Germania assieme al suo amico, il proprietario della barca. Per questo motivo il procuratore capo di Brescia Francesco Prete e il sostituto Maria Cristina Bonomo hanno chiesto un mandato d'arresto europeo al giudice per le indagini preliminari Andrea Gaboardi, che ha accolto la richiesta e l'ha trasmessa nei giorni scorsi ai colleghi di Monaco di Baviera. Adesso dovranno essere le autorità tedesche a esprimersi in merito.
I due turisti tedeschi sono accusati di omicidio colposo e omissione di soccorso: la loro versione è che non si sono accorti di nulla e che non erano ubriachi al momento dell'incidente. Uno dei due, proprio quello immortalato mentre cade in acqua al momento dell'attracco e per cui è stato chiesto l'arresto, all'indomani dell'incidente si era sottoposto all'alcoltest, risultando negativo. L'altro invece si è rifiutato.