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Umberto e Greta travolti sul lago di Garda, i genitori: “Subito la legge sull’omicidio nautico”

Nel luglio del 2019 è stata presentata una nuova proposta di legge per l’introduzione del reato di omicidio nautico: oggi però giace ancora in Parlamento. “Il nostro grande desiderio è che il sacrificio della nostra unica figlia non rimanga fine a sé stesso, ma che funga da pungolo a tutte le istituzioni”
A cura di Francesca Del Boca
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Umberto Garzarella e Greta Nedrotti
Umberto Garzarella e Greta Nedrotti

"Purtroppo il disegno di legge, approvato in Senato è stato fermo per molto tempo, e a tutt’oggi l’omicidio nautico non è ancora equiparato a quello stradale. Il nostro grande desiderio, forse una consolazione al nostro infinito dolore, è che il sacrificio della nostra unica figlia non rimanga fine a sè stesso ".

Lo chiedono a gran voce, in una lettera alle istituzioni riportata da Il Giornale di Brescia, i genitori di Greta Nedrotti: insieme al fidanzato Umberto Garzarella, la sera del 19 giugno del 2021 fu travolta e uccisa sulle acque del lago di Garda da un motoscafo condotto da due turisti tedeschi, ora condannati in primo grado con le accuse di omicidio colposo e naufragio colposo.

La proposta di legge sull'omicidio nautico

Nel luglio 2019, infatti, è stata presentata una nuova proposta di legge per la modifica del 589 bis del Codice penale, affinché la stessa disciplina dell’omicidio stradale (che ha previsto un inasprimento delle pene per chi, alla guida dell'automobile, travolge e uccide un'altra persona) possa estesa anche in ambito nautico, come aggravante per il delitto. Oggi, però, dopo quattro anni giace ancora alla Camera.

Sarebbe cambiata, la condanna inflitta in primo grado dal tribunale di Brescia ai due tedeschi con la disciplina del cosiddetto omicidio nautico in vigore? "Il nostro grande desiderio, forse una consolazione al nostro infinito dolore, è che il sacrificio della nostra unica figlia non rimanga fine a sé stesso ma che funga da pungolo a tutte le istituzioni e spinga il Parlamento ad approvare con la massima urgenza la modifica della normativa, per rendere effettiva la tutela del rispetto per la vita", scrivono intanto i genitori di Greta, esortando l'approvazione del disegno di legge fermo in Parlamento.

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"I due turisti tedeschi erano ubriachi"

I due turisti tedeschi, Patrick Kassen e Christian Teismann, oggi sono accusati di omicidio colposo e naufragio colposo e condannati rispettivamente a 4 anni e 6 mesi e a 2 anni e 11 mesi di reclusione. Con l'aggravante, secondo le motivazioni della sentenza, dello "stato di ubriachezza e di ebbrezza alcolica".

Le loro condizioni, non verificate con l'alcoltest, sono state dedotte dalle riprese delle telecamere del porto, che provano "l’evidente scoordinamento motorio e il precario equilibrio" di uno dei due, Patrick Kassen: la sera dell'incidente cadde persino in acqua mentre cercava di scendere dalla barca. Aveva appena travolto Umberto e Greta, a una velocità "pari al quadruplo di quella consentita dalla legge regionale".

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