Ufficiale, la Lombardia resta in zona gialla
La Lombardia resta in zona gialla: per la quarta settimana la Regione si colloca tra le fasce a minor rischio. A stabilirla è stata la cabina di regia, dopo il consueto monitoraggio dell'Istituto superiore di sanità. Il ministro della Salute Roberto Speranza firmerà in giornata l'ordinanza. La conferma è dovuta al calo dell'indice di contagio Rt, all'incidenza dei casi e dei ricoveri negli ospedali.
Migliorano i dati: cala indice Rt e incidenza dei casi
Secondo il monitoraggio dell'Iss, l'indice Rt è sceso a 0.86. Un dato al di sotto della soglia critica: per passare in zona rossa questo deve attestarsi attorno all'1. A calare è anche l'incidenza dei casi ogni centomila abitanti. Di settimana in settimana, il dato sembra abbassarsi sempre di più. Al momento l'incidenza è infatti ferma a 87 casi ogni centomila abitanti. La soglia critica si ha quando questa supera i 250 casi. Migliora anche la situazione negli ospedali: secondo Agenas, la percentuale dei posti letto occupati in terapia intensiva è al 29 per cento mentre quella delle aree non critiche è al 24 per cento.
Le regole per la zona gialla
In zona gialla rimangono le regole vigenti: ci si può spostare liberamente all'interno della propria regione, ma nel rispetto del coprifuoco nazionale che – al momento – rimane fisso dalle 22 alle 5 del mattino. Bar, ristoranti, pasticcerie e pub rimangono aperti al pubblico e si potrà pranzare e cenare purché venga fatto all'esterno. Anche cinema, teatri e musei possono rimanere aperti purché prevedano ingressi contingentati. Aperti anche negozi, parrucchieri ed estetiste.