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Ucciso dal padre con tre coltellate dopo una lite: “La discussione nata per venti euro”

Gianbattista Corna è l’uomo di 54 anni che è morto domenica a Bottenuco, in provincia di Bergamo. A ucciderlo è stato il padre che lo ha colpito con tre coltellate al culmine di un litigio nato dalla richiesta del figlio di avere 20 euro.
A cura di Ilaria Quattrone
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Immagine di repertorio
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Gianbattista Corna è l'uomo di 54 anni che è stato ucciso dal padre Paolo con tre coltellate. L'omicidio è avvenuto a Bottanuco, comune di appena cinquemila abitanti della provincia di Bergamo, nella giornata di domenica 3 settembre. Il 54enne viveva con i genitori e ogni mese consegnava loro lo stipendio che guadagnava alla Magnetti che si trova a Carvico. Sembrerebbe che l'uomo avesse alcuni problemi con la droga.

Il litigio nato perché il 54enne voleva venti euro

Per questo motivo, erano i genitori a decidere quanti soldi dargli. Proprio domenica i genitori avevano deciso di dargli venti euro, ma al pomeriggio – così come riportato dal quotidiano Il Corriere della Sera – ne aveva chiesti altri venti. Da quella sua richiesta, ne sarebbe nato un litigio. Avrebbe iniziato a strattonare la madre. Il marito sarebbe intervenuto per difenderla. Una discussione culminata poi nell'omicidio.

Il padre aveva chiamato i carabinieri

Il padre Paolo, 77 anni, proprio prima del delitto aveva chiamato i carabinieri probabilmente spaventato dalla rabbia del figlio. I militari sarebbero arrivati a casa e sarebbero andati via poco dopo perché il 54enne sembrava essersi addormentato nel letto. Appena fuori dall'abitazione, sarebbe ripartito il litigio. Il padre avrebbe così impugnato un coltello da cucina e avrebbe colpito il figlio all'addome per tre volte.

Il 77enne, difeso dall'avvocata Barbara Bruni, avrebbe chiamato il numero unico per le emergenze 112. Il 54enne, che aveva un figlio di dodici anni dato in affido alla sorella Cristina, è morto sul pavimento della camera da letto. Paolo Corna è stato arrestato per omicidio volontario aggravato dal rapporto di parentela: in caserma ha confessato il gesto alla pubblico ministero Letizia Aloisio.

Venerdì 8 settembre si svolgerà l'autopsia. Saranno anche eseguite alcune analisi per verificare la presenza di droga nel sangue. "Ha fatto davvero tutto per Gianbattista. Lo aveva aiutato a trovare lavoro come operaio e a mettere su casa. Gianbattista ha fatto dentro e fuori dalla comunità per risolvere i problemi di tossicodipendenza, ma forse per via di alcune amicizie ci è ricascato", ha raccontato la sorella di Paolo Corna, Liliana.

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