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Ucciso da due ragazzi per 50 euro, la cognata di Luciano Muttoni: “Così mia sorella ha trovato il corpo, è sotto choc”

“Mia sorella sta riposando, è sotto choc”: a dirlo è la cognata di Luciano Muttoni. La fidanzata del 57enne ha trovato il cadavere del compagno in casa a Valbrembo: è stato ucciso per 50 euro. Per il suo omicidio sono stati fermati due ragazzi.
A cura di Ilaria Quattrone
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Luciano Muttoni (foto da Facebook)
Luciano Muttoni (foto da Facebook)

Luciano Muttoni è l'uomo di 57 anni che è stato ucciso per cinquanta euro nella serata di venerdì 7 marzo a Valbrembo, in provincia di Bergamo. Il cadavere è stato trovato dalla compagna: la donna infatti, che vive in un altro comune, lo aveva sentito per l'ultima volta venerdì e domenica mattina si è preoccupata proprio perché continuava a non risponderle. Si è quindi recata nell'appartamento del 57enne e lo ha trovato a terra in cucina, su un fianco, con la mano destra sul volto per proteggersi. A ucciderlo sarebbero stati due ragazzi di 24 e 25 anni. Lo avrebbero fatto per rubargli cinquanta euro, un cellulare e una vecchia Volkswagen Golf.

"Mia sorella sta riposando, è sotto choc", ha raccontato la sorella della donna al quotidiano Il Corriere della Sera. Stando a quanto ricostruito fino a questo momento dagli inquirenti, l'uomo sarebbe stato ucciso a calci in testa e pugni in faccia. Una volta a terra, gli sarebbero stati dati due colpi sul capo con il calcio di una pistola. Due giovani sono stati fermati e accusati per omicidio premeditato. Le indagini sono coordinate dalla pubblico ministero Letizia Ruggeri. È stata contestata la premeditazione perché, stando alle dichiarazioni spontanee rese ai carabinieri del Nucleo investigativo di Bergamo, avrebbero raccontato di aver pianificato il colpo.

A essere fermati sono un 25enne, Francesco De Simone, e un 24enne, Mario Vetere. Il primo è stato rintracciato a casa di amici a Monza. Il secondo mentre stava andando al lavoro come aiuto educatore in una comunità terapeutica in provincia di Monza. Entrambi hanno ammesso il delitto e fornito una ricostruzione.

Stando a quanto raccontato, De Simone e Muttoni si conoscevano già. Il 57enne era una affittacamera e il 25enne avrebbe dormito a casa sua a poco prezzo con alcuni amici. Gli avrebbe visto del denaro nel portafogli e avrebbe quindi pensato di rapinarlo. Avrebbe poi conosciuto il 24enne e lo avrebbe scelto come complice. Venerdì sera, i due sarebbero arrivati in treno a Ponte San Pietro e avrebbero poi raggiunto a piedi Valbrembo. Si sarebbero infilati un passamontagna, De Simone avrebbe estratto la pistola e poi sarebbero entrati in casa del 57enne che stava mangiando.

Gli avrebbero intimato di dare loro i soldi. Lui, invece, avrebbe reagito. Ne sarebbe quindi nata una colluttazione. Il 24enne avrebbe sferrato due pugni mentre il 25 lo avrebbe preso in testa con il calcio della pistola. Il 57enne si sarebbe accasciato, i due gli avrebbero detto di dare loro le chiavi dell'automobile e poi lo avrebbero colpito con alcuni calci alla testa. Il 25enne sarebbe poi uscito per vedere se le chiavi fossero nell'auto e quando è rientrato sarebbe rimasto pietrificato. I due sarebbero scappati con l'auto della vittima dopo essersi cambiati. Il 25enne avrebbe poi lasciato il complice alla stazione.

Vicino al cimitero di Solza si sarebbe liberato di un giubbotto insanguinato. Vicino a un boschetto a Ponte San Pietro avrebbe gettato una pistola. Agli inquirenti ha fatto poi ritrovare tutto. Avrebbe provato a comprare le sigarette con un bancomat della vittima e avrebbe poi raggiunto alcuni amici con la sua automobile. La riutilizza anche sabato, ma viene fermato dai carabinieri di Monza ai quali dirà di averla trovata in stazione a Bergamo con dentro le chiavi. Sia lui che i suoi amici vengono denunciati per ricettazione e il mezzo viene sequestrato. Domenica mattina, dopo che i militari di Bergamo vengono contattati per l'omicidio e iniziano a svolgere i rilievi (in casa ci sono le impronte di almeno due persone), la targa dell'automobile è inserita nella banca dati. Gli investigatori hanno così scoperto che il 25enne era stato fermato la sera prima a Monza. Ed è lì che lo trovano a casa di alcuni amici. Il complice è stato trovato attraverso le testimonianze di alcuni conoscenti.

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