Uccise la moglie 90enne malata di Alzheimer: 89enne condannato a 21 anni di reclusione
La mattina del 15 gennaio di quest'anno a Sesto San Giovanni, alle porte di Milano, un uomo di 88 anni uccise, strangolandola, la moglie 90enne, affetta da Alzheimer. Per quella vicenda l'uomo, Valter Ferrari, è stato condannato a 21 anni di reclusione. Lo hanno deciso, come riportato dal quotidiano "Il Giorno", i giudici della Corte di Assise di Monza che hanno accolto la richiesta fatta dal pubblico ministero Michela Versini, concedendo all'anziano le attenuanti generiche prevalenti.
L'uomo aveva chiamato la figlia dopo aver soffocato la moglie
La figlia della coppia non si era costituita parte civile: era stato proprio a lei che Ferrari, subito dopo aver strangolato la moglie, si era rivolto per confessare l'accaduto. Dopo l'allarme lanciato dalla figlia nell'appartamento della coppia, in via Risorgimento 89, si erano precipitati i soccorritori del 118 e i carabinieri. Purtroppo però, al loro arrivo, la moglie dell'uomo, Soccorsa Raschitelli, era già morta.
Per altre analoghe vicende, purtroppo non rare, si è parlato di tragedie della disperazione. Anche in questa circostanza i carabinieri, come riferito a Fanpage.it, avevano ricondotto il gesto del marito all'esasperazione per una situazione diventata molto difficile in casa a causa del progressivo peggioramento della malattia della donna e alle difficoltà da parte del marito ad assisterla. Difficoltà ed esasperazione che però, come convenuto anche dai giudici della Corte d'Assise, non possono in alcun modo giustificare l'omicidio. Considerando l'età dell'uomo, Ferrari, che ad aprile compirà 90 anni, non andrà comunque in carcere.